Il Giro d’Italia è di Dumoulin. Nibali terzo a 9 secondi da Quintana

Più forte del tempo, degli avversari e della pressione. Dumoulin è il re dell'edizione numero 100 del Giro d'Italia. Gli è bastato il secondo tempo della cronometro finale da Monza a Milano per colorarsi di rosa. Quintana, fino a questa mattina in rosa, sul podio è secondo davanti al nostro Vincenzo Nibali, terzo che ha firmato anche l'unica vittoria italiana.

Il colombiano della Movistar paga 1'24" nella prova contro il tempo e si è visto così cancellato il vantaggio di 53" con cui si presentava in vantaggio sul rivale. La rimonta di Vincenzo Nibali nella generale si ferma a soli 9" da Quintana: il siciliano centra il podio rosa al termine di una tappa gagliarda.

Pinot, alla vigilia outsider, non ha convinto più di tanto perdendo dalla maglia rosa 1'27". Anche il russo Zakarin, andato bene fino a questo momento, si deve accontentare di un piazzamento, il quinto, mentre sesto è un altro italiano, Domenico Pozzovivo.

A conquistare la tappa un altro olandese, Jon Van Emde, del team Lotto Nl-Jumbo, giunto primo sul traguardo con il tempo finale di 33'08", a oltre 53km/h di media.

Giro d’Italia ha la memoria lunga e non dimentica i suoi eroi, in particolare quelli scomparsi tragicamente. Sul podio di Milano è stato consegnato anche il premio Scarponi, nato dopo la scomparsa del ciclista in un tragico incidente stradale. E' stato consegnato a colui che ha scalato per primo il Mortirolo, oggi cima Scarponi.

Adesso, sulla carovana rosa, si spengono le luci. Nella storia del Giro d’Italia, 47 sono state le partenze dal capoluogo lombardo e 77 gli arrivi (l’ultimo nel 2015): si tratta, dunque, di un ritorno a casa in occasione della 100esima edizione della Rosa.