Servizi Polizia Municipale, i Comuni chiamati a partecipare. La Cisl non ci sta

La circolare è la numero 17 del 2013 e modifica l’articolo 13 della legge regionale 17 del 1990. “Un gioco di numeri che non può avere fondamento – dichiarano Calogero Emanuele e Piero Allegra della Cisl Funzione Pubblica di Messina – né può rappresentare una penalizzazione per i Corpi di Polizia Municipale e i Comuni Siciliani, che oggi si trovano nella impossibilità di dare esecuzione ad una disposizione data con una semplice circolare. Con la circolare citata vengono obbligati i Comuni a compartecipare alla spesa da sostenere per la realizzazione degli obiettivi di cui ai piani di miglioramento dei Corpi di Polizia Municipale. L'assessore Valenti – continuano i due sindacalisti – fa finta di non sapere che non è possibile modificare una legge con una circolare, né tantomeno può imporre agli Enti di compartecipare ad un piano con fondi dei rispettivi bilanci con una quota del 10% calcolata sull'intero importo del piano che paradossalmente non è stato mai finanziato con il massimo della percentuale prevista dalle legge. Ciò non è praticabile, in primo luogo perché non si può agire retroattivamente su piani già approvati e presentati e su una ripartizione che per il 2013 è già stata disposta con le leggi regionali numeri 9 e 20. Peraltro la stessa circolare è contraddittoria quando dice di "definire gli obiettivi del piano che si intende realizzare". Cioè definire ciò che si vuole fare nel 2013.

La Cisl non condivide i criteri decisi in conferenza Regione-Autonomie locali in quanto non sono suffragati da leggi di riferimento né trasposti in una apposita disposizione legislativa. “È chiaro che – afferma Piero Allegra – i Vigili dei Comuni non possono perdere un euro delle spettanze dovute ma c'è necessità di un approfondimento regionale. È una problematica che interessa tutti i Comuni, ove il Corpo di Polizia Municipale, grande o piccolo che sia, non può essere penalizzato rispetto alle molteplici attività funzionali al buon andamento dei servizi resi in favore della collettività”.

“Siamo convinti – prosegue il segretario generale Calogero Emanuele – che questa non è l'unica strada per intercettare nuove risorse che, invece, devono essere oggetto di un vero piano di razionalizzazione che deve intercettare risparmi, sprechi, sperperi, incarichi inopportuni, mirati ad incrementare la produttività dei dipendenti ed anche dei Corpi di Polizia Municipale e quindi all'accrescimento della qualità dei servizi”.

“Urge un confronto serrato con tutte le amministrazioni comunali – concludono Emanuele e Allegra – per conoscere quali determinazioni si intendono assumere, in primo luogo per non rischiare di vanificare lo spirito della legge nazionale e regionale in materia di miglioramento ed efficienza dei servizi di polizia municipale e nel contempo mettere un sicurezza ciò che è dovuto a tutto il personale partecipante alla raggiungimento degli obiettività prefissati nei piani. Dalla disamina delle decisioni assessoriali pare che in questa nostra Regione si vada in controtendenza rispetto alle disposizioni nazionali, ma questo è comprensibile perché siamo una Regionale Speciale e a Statuto Speciale”.