Consiglio Metropolitano: si vota il 20 novembre, ma sarà campagna elettorale fino alle regionali

Finalmente sta per avvicinarsi la fine della telenovela delle ex Province.

Dopo il secondo rinvio delle elezioni di secondo livello, deciso lo scorso 4 agosto dall’Ars, è arrivata la fumata bianca: il voto per il Consiglio Metropolitano di Messina sarà il 20 novembre.

Lo hanno stabilito di concerto i sindaci delle tre Città Metropolitane della Sicilia, Enzo Bianco per Catania, Leoluca Orlando per Palermo e Renato Accorinti per Messina scegliendo una data che rientra nel periodo indicato dall’Ars con la leggina d’agosto, e cioè “una domenica tra l'1 ottobre ed il 30 novembre 2016”.

Adesso può iniziare ufficialmente la lunga campagna elettorale che vedrà la Sicilia come un test per le Politiche del 2018 (a meno di cambiamenti di rotta).

Infatti si comincia con i Consigli Metropolitani il 20 novembre, sempre a novembre con il Referendum Costituzionale, per proseguire con le amministrative 2017 (con le novità della legge elettorale siciliana) fino alle Regionali d’ottobre 2017. Un anno intero di campagna elettorale nell’isola con i riflettori puntati dei partiti per capire dove va l’elettorato e soprattutto per vedere gli esiti della nuova legge elettorale.

Tornando alla Città Metropolitana, il Consiglio metropolitano è l'organo di indirizzo politico e di controllo (una sorta di giunta). E' eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica dei comuni appartenenti alla Città metropolitana. Sono eleggibili a consigliere i sindaci ed i consiglieri comunali in carica. I suoi compiti sono: approvare il regolamento per il proprio funzionamento; approvare i bilanci di previsione, consuntivi e pluriennali proposti dal Sindaco metropolitano; approvare i regolamenti, i piani ed i programmi; esercitare ogni ulteriore funzione ad esso attribuita dallo Statuto dell'ente. E' composto dal Sindaco Metropolitano e da 18 consiglieri metropolitani quando la popolazione è pari o superiore agli 800.000 abitanti e da 14 nelle Città metropolitane con popolazione residente fino a 800.000 abitanti. Saranno quindi 18 per Catania (58 comuni e 1.116.168 abitanti) e Palermo (82 comuni e 1.276.525 abitanti), 14 per Messina (108 comuni e 647.477 abitanti). Si voterà in base a liste ed alle preferenze e valgono le stesse regole che per le elezioni di primo livello per quel che riguarda la cessazione o la decadenza dalla carica (se un sindaco o un consigliere decade nel comune d’appartenenza decadrà anche dal ruolo metropolitano). Il Consiglio Metropolitano di Messina comunque durerà fino alla primavera 2018. Quando cessa il mandato del sindaco del Comune capoluogo, in questo caso Accorinti, si deve eleggere un nuovo Consiglio Metropolitano. E nuovo sindaco metropolitano sarà il sindaco del comune capoluogo. Nel caso di Palermo, ad esempio, il Consiglio durerà in carica fino alla primavera del 2017, quando si terranno le amministrative.

Rosaria Brancato