Dissesto ex Provincia, la Cisl: Dal commissario Romano fuga in avanti

Dopo l’atto d’indirizzo con il quale il commissario del Consiglio Metropolitano Filippo Romano ha invitato Accorinti ad avviare l’iter per la dichiarazione di dissesto si registrano le prime reazioni.

Ad intervenire è la Cisl Funzione Pubblica che non usa parole tenere definendo gli ultimi cinque anni di attività utili “solo a fare parate e partecipare ad eventi che hanno dato visibilità al Commissario e al Governatore Crocetta che in questi lunghissimi anni ha prorogato l’incarico di volta in volta, mentre in altre province si è proceduto all’avvicendamento”.

Negli anni di commissariamento, dal giugno 2013 ad oggi la Cisl ha evidenziato le forti criticità e le difficoltà gestionale di un Ente “nato monco per volere di un governatore regionale che è riuscito negli anni a tenere accesa la fiammella delle Città Metropolitana e dei Liberi Consorzi. Oggi – affermano il segretario provinciale della Cisl Fp Calogero Emanuele e il segretario aziendale Giovanni Coledi – a distanza di cinque anni, torniamo dove eravamo prima: elezioni diretta degli organismi con l’aggravante della paralisi e del tracollo economico finanziario e gestionale delle ex Province”.

Per la Cisl Fp, il commissario, Romano ha la responsabilità di avere accompagnato la ex Provincia ad una lenta agonia che oggi sfocia nell’ipotesi di dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente, e la Cisl con forza esprime tutta la propria contrarietà all’avvio di tale procedura.

Dimenticando i 108 sindaci della Città Metropolitana, con atto di indirizzo peraltro non di sua competenza, ha annunciato l’attivazione delle procedure del dissesto finanziario dell’Ente, a causa dei tagli e dei mancati trasferimenti nazionali e regionali ma, anche, per le scelte poco oculate e le non decisioni di una gestione commissariale che la Cisl ha sempre denunciato”.

Secondo Emanuele e Coledi l’ipotesi di dichiarazione del dissesto è fuori luogo ed intempestiva, considerata l’imminenza del rinnovo del Parlamento siciliano e del recente ripristino da parte dell’ARS delle norme sull’elezione diretta della Città Metropolitana.

“Non sfugge a nessuno- proseguono i sindacalisti- in particolar modo ai dipendenti dell’Ente che dopo i 5 anni trascorsi tra mille difficoltà, che l’epilogo a cui si giungerebbe sarebbe una ulteriore mortificazione del ruolo istituzionale dell’Ente e dei percorsi professionali dei dipendenti. Accorinti svolga realmente il suo ruolo, senza delegare, ed assuma le giuste iniziative per evitare queste fughe in avanti del Commissario”.

La Cisl Fp ritiene necessaria la convocazione urgente di un tavolo tecnico e la sospensione dell’avvio delle procedure per individuare le soluzioni più idonee per evitare che si aggravino le già precarie condizioni della Città Metropolitana e con essa i servizi ed il personale in servizio.