Atm, isola pedonale, parcheggi, mobilità. E da dicembre in arrivo due novità. LE FOTO

Dai 15 bus trovati un anno e mezzo fa ai 40 mezzi che oggi circolano per le strade messinesi. Bilanci che che dopo anni trovano il via libera dei Revisori dei Conti. Un ritrovato rapporto con la Regione che ha consentito di sbloccare somme importanti. Collaborazioni e sinergie che stanno nascendo con le scuole e con l’Università. Nuovi servizi pronti a partire. E soprattutto tanti progetti in cantiere. Rilanciare l’Atm è sicuramente una delle sfide che l’assessore Gaetano Cacciola non vuole perdere ed è uno dei fattori fondamentali per poter davvero parlare di città sostenibile, di mobilità e di quel cambio culturale che tutti sappiamo apprezzare quando usciamo fuori da Messina ma che dimentichiamo quando siamo a casa. Ma quando si parla di mobilità ci sono anche tanti altri temi: isole pedonali, piste ciclabili, regolamentazione del traffico pesante, parcheggi, più controlli. Questi sono gli ingredienti della ricetta Cacciola, di questo si è parlato durante il primo convegno organizzato dall’associazione “Indietrononsitorna” dal titolo “Una città che si muove”, che si è tenuto ieri nei locali del teatro dell’Istituto Cristo Re.

Un’occasione di confronto durante la quale l’assessore alla viabilità, Gaetano Cacciola e il direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, ciascuno per la propria parte e per le proprie competenze, hanno tracciato un dettagliato bilancio di questo primo anno di lavoro, accedendo i riflettori sui prossimi step da effettuare ed annunciando importanti novità.

Un viaggio tra presente e futuro, parlando di soluzioni immediate per problemi quotidiani, ma anche una programmazione a lungo termine che stimoli tutti a capire come una mobilità veramente sostenibile, migliori la qualità della vita e innalzi il livello di civiltà. Un convegno che è stato l’occasione per tracciare una sorta di bilancio di quanto è stato già fatto e quanto ancora c’è da fare, progetti che gli amministratori sperano non siano solo un libro dei sogni, senza da lasciare da parte anche un pizzico di polemica nei confronti di chi è pronto ad alzare la bandiera del no pur di non condividere percorsi e iniziative.

«Una città vivibile – ha esordito Cacciola – è tale se ci si può muovere liberamente. E ciò è possibile in primis rispettando le regole, ma anche effettuando tutti quegli interventi che incentivino l’utilizzo dei mezzi pubblici o di altri mezzi, come le bici, e non l’auto privata». E infatti la prima delle iniziative finalizzate al contrasto della sosta selvaggia, entrerà in vigore da lunedì 1 dicembre: «Grazie ad un lavoro di squadra avviato in queste settimane e che metterà insieme vigili urbani, polizia provinciale e ausiliari del traffico partirà un’attività di controllo e sorveglianza costante delle strade del centro città, così da scoraggiare i furbi del parcheggio facile. Il vero obiettivo, però, è riuscire a diventare controllori di noi stessi» ha spiegato l’assessore che annuncia pugno duro e controlli serrati nelle zone calde della città. 8 pattuglie della Municipale, 4 della polizia Provinciale e 70 ausiliari ogni giorno saranno sulle strade soprattutto per evitare doppie e triple file e parcheggi “fantasiosi” che quasi sempre sono la causa principale del caos cittadino.

Ovviamente non si poteva non parlare di isola pedonale e, mentre procede il confronto con il Consiglio comunale sull’area Cairoli e dintorni, va avanti il lavoro per la creazione dell’area pedonale nella zona intorno al Duomo e, in vista dell’estate, si pensa alla realizzazione di un’isola pedonale nel villaggio di Torre Faro. Sull’argomento però l’assessore Cacciola non è riuscito a trattenere l’amarezza per quel muro contro muro che in questi mesi ha portato alla fine dell’esperienza isola in centro città.

«Adesso ho detto io al Consiglio di fare una proposta di incremento dell’attuale isola ma aspettano che sia ancora io a farla perché ho l’impressione che l’unico obiettivo sia poter poi dire no alle nostre idee. Spero però che questa volta davvero si trovi l’intesa perché sono certo che non esiste un messinese che si dichiara contrario all’isola pedonale in quanto tale» .

Nei progetti di Cacciola c’è poi la nuova pista ciclabile già finanziata, senza disdegnare quella già realizzata, il miglioramento della Ztl, strategia per incrementare l’uso dei parcheggi come lo Zaera purtroppo sempre vuoto e di quelli di interscambio, cioè Zaera e ai due capolinea del tram, utili per lasciare l’auto e muoversi con i mezzi pubblici con un unico biglietto da 1,70 euro. Sul fronte tir si sta invece studiando il modo per limitare al massimo sopratutto le operazioni di carico e scarico merci nel centro abitato attraverso la realizzazione di centri di distribuzione urbana con una programmazione, il SIDUM.Me, già finanziata. E poi c’è la mobilità nello Stretto, c’è la proposta che l’amministrazione che vorrebbe cancellare il servizio che collega le sponde di Messina e Reggio lasciando solo la corsa su Villa San Giovanni per poi prendere il treno alla stazione di Villa e raggiungere Reggio in treno. Cacciola ha anche contestato chi, come il consigliere comunale Daniele Zuccarello, ha definito “indecente” tale proposta, avanzando una diversa strategia per collegare le due sponde.

Tema caldo naturalmente l’Atm: «Al momento del nostro insediamento – ricorda l’assessore – c’erano in giro 15 bus, ora sono 41 ed entro fine 2015 arriveranno 49 bus ecologici euro 6 ultima generazione».

Ma una più puntuale e approfondita analisi sullo stato generale dell’azienda trasporti è stata invece effettuata dal direttore generale Giovanni Foti: «Sono stati fatti dei passi importanti – ha esordito – grazie all’approvazione dei bilanci e alla redazione del piano industriale. I prossimi saranno il nuovo bilancio e il contratto di servizio». In tema di parco mezzi, Foti risponde a chi contesta le operazioni di acquisto di bus usati da Torino e Milano e ha evidenziato come la vera “zavorra” continuino ad essere i bus acquistati nel 2007. «Anzi – ha aggiunto – è grazie a questi se paghiamo gli stipendi». Obiettivo del direttore generale l’aumento delle vetture del tram, dalle attuali nove a tredici.

Tra le novità principali, la “ripartenza”, a partire dal 9 dicembre, dopo ben quattro anni di stop, del servizio scuola bus: «Si comincerà con sette bus che serviranno la zona sud, da dove sono giunte le maggiori richieste. «Al di là dei progetti che abbiamo in cantiere – ha concluso il dg – quello che mi premi sottolineare è che l’Atm non deve più essere considerata uno stipendificio, il futuro dei lavoratori è nelle loro mani, se si lavorerà bene anche il posto di lavoro sarà al sicuro. Ma deve essere l’obiettivo comune». Questo l’appello del direttore che non nasconde il fatto che in via La Farina ci sia ancora chi prova a remare contro il cambiamento.

Per dare nuova linfa all’azienda previste anche importanti collaborazioni formative con l’Università e con l’istituto Verona Trento.

A chiudere la mattinata di confronto, “animata” dalle domande di tanti cittadini che hanno avuto l’opportunità di ascoltare dal vivo le risposte degli “addetti ai lavori”, il sindaco, Renato Accorinti: «Tutto quello che abbiamo ascoltato è il segno che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta e indietro non torneremo. E’ grazie all’impegno quotidiano di persone come il dg Foti e l’assessore Cacciola, se le cose hanno preso la giusta piega, ma anche grazie alla collaborazione che ogni cittadino in questi mesi ha dato e può continuare a dare. A guadagnarci non sono io, ma la città, che nell’ultimo anno tutti hanno imparato ad osservare come un “laboratorio”. Non perché siamo i migliori, ma perché abbiamo deciso di dare un taglio netto col passato. In tema di mobilità – ha infine concluso il sindaco – il nostro obiettivo rimane quello di una grande “metropolitana dello Stretto” che abbatta definitivamente le barriere tra Sicilia e Calabria e renda questo incantevole tratto di mare una vera fonte di sviluppo».

Francesca Stornante