Gotha 4, 25 condanne alla nuova mafia di Barcellona

Nuove pesanti condanne per il clan di Barcellona. Il Giudice per l'udienza preliminare Monica Marino ha chiuso il processo abbreviato dell'operazione Gotha 4. Alla sbarra la nuova mafia del Longano, sgominata dai Carabinieri nel 2013. Venticinque le condanne,per oltre 180 anni di carcere complessivamente, 4 le assoluzioni e due le confische disposte dal giudice. L'accusa, sostenuta dai pm antimafia Vito Di Giorgio, Angelo Cavallo e Giuseppe Verzera, aveva chiesto per tutti pene più severe.
La condanna più pesante il giudice l'ha inflitta a Salvatore Campisi, il giovane pentito di Terme Vigliatore: 13 anni, com la concessione dell’attenuante dell’articolo 8 prevista per i collaboranti.
Poi: 10 anni ed 8 mesi a Giuseppe Antonino Treccarichi; 10 anni e 4 mesi per Stefano Rottino; 10 anni a Lorenzo Mazzù; 9 anni e 4 mesi per Antonino Scordino; 8 anni e 8 mesi per Alessandro Crisafulli e Antonio Mazzeo; 8 anni e 2 giorni a Salvatore Bucolo; 7 anni e 8 mesi a Santo Alesci, Domenico Chiofalo, Vincenzo Vito Gallo, Carmelo Mazzù e Gianfranco Pirri; 7 anni e 2 mesi a Carmelo Perroni, 7 anni e 4 mesi a Massimo Giardina; 8 mesi pena sospesa ad Alessandro Artino; a Salvatore Artino 5 anni e 4 mesi, ad Antonino Bagnato 4 anni e 8 mesi; 6 anni e 8 mesi a Carmelo Crisafulli, Francesco Pirri e Aurelio Micale; 6 anni e 7 mesi aSalvatore Italiano; 5 anni e 10 mesi a Nunzio Fabio Mazzeo; 4 anni a Maurizio Giacomo Sottile e Gianni Calderone. Confiscati i beni sequestrati a Giuseppe Antonino Treccarichi e Antonino Mazzeo.
Assolti, invece, Antonino Artino, Gianfranco Micale Massimiliano Munafò, Luciano Runcio.
Hanno difeso gli avvocati Tommaso Autru Riolo, Diego Lanza, Massimo Alosi, Giuseppe Lo Presti, Tommaso Calderone e Sebastiano Campanella.
Col blitz Gotha 4, un anno e mezzo fa, i carabinieri del Ros mapparono ed arrestarono la più recente geografia del clan, intenta a riorganizzarsi dopo che le precedenti operazioni avevano assicurato al carcere duro tutti i capi storici. Un eccellente lavoro dei carabinieri, che sono riusciti a piazzare cimici nei posti nevralgici, come le sedi delle imprese di "insospettabili", ha permesso di inchiodare i reggenti e le nuove leve della famiglia.