L’opinione. Pagliacciate da destra e da sinistra

Ha ragione Matteo Renzi: questa classe politica è irrecuperabile e deve andare a casa. Governo e opposizione.
Due esempi di pagliacciate: si aumentano di 1 centesimo le accise sui carburanti per reperire urgentemente 60 milioni a favore degli alluvionati della Liguria e della Toscana; il Ministero della Difesa acquista 19 Maserati blindate per i vertici delle Forze Armate.
Martedì sera, a Ballarò, Di Pietro e Rutelli sfottono – con toni certamente poco cortesi e dopo un servizio irridente – il Ministro per le Politiche europee, Anna Maria Bernini, sul Ponte sullo Stretto. Dimenticando che proprio Rutelli, nella campagna elettorale del 2001 si dichiarò a favore dell’opera e, in un comizio volante alla stazione centrale di Messina, ne indicò addirittura la data di inaugurazione; per non parlare di Di Pietro che nel 2008, da Ministro delle Infrastrutture, fece mancare i suoi voti alla proposta dei Comunisti Italiani di chiudere la società concessionaria. Cosa che avrebbe bloccato definitivamente la costruzione dell’attraversamento stabile.
Di Pietro ha anche ripreso la corbelleria dell’alternativa tra Ponte e messa in sicurezza del territorio. senza però dire a quale dare la priorità, visto che frana mezza Italia. Personalmente trovo questa affermazione politicamente gravissima, testimonianza di un’incultura che mette paura. Tutti sanno – e il leader di un partito che si propone a governare il Paese dovrebbe saperlo più degli altri – che l’Italia frana perché da decenni non viene fatta la manutenzione del territorio, perché si costruisce dovunque e perché andiamo verso una crescente instabilità meteorologica.
Di questo sono colpevoli Governi e le amministrazioni locali di ogni colore e nessuno pagherà mai per le sciagure che questa incapacità criminale ha causato.
E poi, perché per aiutare le popolazioni della Liguria, l'unica soluzione è agire sul Ponte sullo Stretto e non, per esempio, sospendere la Genova-Milano, col suo Terzo valico dei Giovi che costa altrettanto?
Si può benissimo essere contrari al Ponte, ma strepitare che se si fa il Ponte non si può mettere in sicurezza il territorio è pura demagogia mirata a ottenere facile consenso e gli applausi degli studi televisivi. Sono puri slogan, come quelli di chi dice di essere per la pace o di chi vuole aumentare i finanziamenti a tutto – dalla Sanità alla Giustizia, dalle pensioni alla Ricerca, dalla Scuola alla Lirica, dai Beni Culturali ai Trasporti locali, dai sussidi all’Agricoltura alle Comunità montane, dagli Enti locali al Cinema, dalle Carceri allo Sport, dalla CIG alla PMI -, mentre fare Politica è dire Sì ad alcune di queste cose e No ad altre.
In conclusione, abbiamo una classe politica senza qualità e senza pudore.
Assolutamente invotabile.