Via ai lavori per il ponte tra Rometta e Spadafora, ma i problemi non sono finiti

Il ponte tra Rometta e Spadafora si farà. Un iter lungo 15 anni che finalmente sembra essere giunto alla sua conclusione. Il 30 aprile scorso la conferenza dei servizi nel municipio di piazza Margherita ha infatti approvato la variante del progetto iniziale e i lavori sono stati finalmente consegnati. A rendere necessarie le modifiche, uno stato del territorio mutato nel corso del tempo che ha portato a rivedere calcoli ed elaborati, con una variante che prevede la riduzione della quota del torrente Boncoddo e la revisione del percorso del ponte e delle rampe d’accesso, evitando pendenze troppo ripide per migliorarne la transitabilità.

Il nuovo ponte sarà un prolungamento di corso della Libertà e si innesterà a Spadafora sull’incrocio tra via Garibaldi e via II Arcipretato. Il progetto era stato pensato in origine per creare un unico lungomare tra Rometta e Spadafora ma, allo stato attuale delle cose, rappresenta solo un’alternativa alla Statale 113. L’attuale tratto di strada che collega i due paesi è infatti pericoloso e poco praticabile, in particolar modo per i pedoni che si vedono costretti ad attraversare una strada priva di marciapiedi e con un doppio senso di marcia. Nel periodo estivo sono in molti i cittadini che “si avventurano” per quel tratto e gli incidenti, pur se di lieve entità, non sono mancati.

L’ingegnere Cavallaro, figura di spicco della comunità del romettese, si mostra perplesso riguardo ai lavori. L’alternativa, secondo il suo parere, non sarebbe efficace a causa soprattutto della zona interessata e dei terreni espropriati che il progetto comporterebbe. Il rischio di una possibile contestazione dei proprietari al valore dato ai terreni espropriati è infatti alto e potrebbero sorgere nuove difficoltà che rallenterebbero la realizzazione del ponte. I problemi dunque sembrano essere finiti solo apparentemente, e se da un lato c’è chi pensa che il ponte possa essere concluso entro i tempi stabiliti (350 giorni), dall’altra c’è chi invece non si mostra così ottimista. Ci si augura solamente che il progetto non subisca la stessa sorte del ponte di Saponara, incompiuto e abbandonato nel bel mezzo dei lavori.

(Salvatore Di Trapani)