L’addio di Zaccone: «Ogni tentativo di screditamento degno della peggiore “vecchia” politica tanto contestata»

Il giorno dell’addio è arrivato. Dario Zaccone non è più il presidente del Collegio dei revisori dei conti di palazzo Zanca. Trascorsi i 45 giorni di preavviso previsti dalla legge, le sue dimissioni "bis" – non ritirate come avvenne la prima volta – sono effettive da oggi . Il congedo è avvenuto in commissione viabilità e non in quella più consona dedicata alle materia finanziarie, ma poco importa perché da parte dei consiglieri è comunque andato a Zaccone un grazie sincero per il lavoro svolto in questi quattro anni passati al vertice dell’Organo di revisione.

Contattato telefonicamente, ecco le dichiarazioni rilasciate dall’ormai ex presidente del Collegio dei revisori dei conti a Tempostretto.it: «Lascio con il rammarico di non aver potuto completare con serenità l’intero mandato e mi spiace molto anche per la stima e la fiducia dimostratami dall’intero Consiglio Comunale da destra a sinistra, ma a volte è necessario fare delle scelte. Le diverse posizioni rispetto all’amministrazione hanno certamente influito, ma non sono, ovviamente, la ragione delle mie dimissioni ».

A proposito delle accuse mosse dall’ex assessore Tonino Perna, che in un articolo pubblicato dal Manifesto lo ha dipinto come un burattino nelle mani di Genovese, Zaccone aveva già fatto sapere che affronterà la questione nelle sedi opportune, ma qualche sassolino dalla scarpa prima di andar via se lo toglie: «. Il Collegio da me presieduto ha sempre svolto il proprio lavoro nel rispetto dei ruoli Istituzionali, con coscienza, nell’interesse del Consiglio e dell’amministrazione. La consapevolezza di ciò, annulla ogni tentativo ignobile di screditamento dell’attività svolta da me e dall’intero Collegio, degno della peggiore “vecchia” politica tanto contestata. Noi, lo possiamo dire con assoluta serenità».

E sull’attività svolta dal Collegio dei revisori intervengono anche gli ormai ex colleghi Federico Basile e Giuseppe Zingales , che resteranno in carica sino alla scadenza del mandato ma che hanno deciso di non far mancare il loro sostegno a Zaccone per la decisione presa: «Non possiamo che rispettare le scelte del Dott. Zaccone al quale vogliamo rinnovare la stima e la fiducia incondizionata all’uomo ed al professionista che ha presieduto l’Organo di controllo in un periodo storico tra i più difficili per le condizioni finanziarie del Comune di Messina. L’auspicio è quello di continuare un lavoro che, sinora, è stato svolto in maniera precisa e puntuale mantenendo la stessa linea di attenzione che costituisce di fatto il miglior modo per continuare il lavoro proprio del Collegio».

Chiuso il capitolo Zaccone, il Comune di Messina continua la ricerca del suo sostituto attraverso l’ “Avviso Pubblico per il conferimento dell'incarico di componente del collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Messina” pubblicato sul sito istituzionale.

In virtù della Legge di stabilità 2016 della Regione Sicilia, la nomina dei componenti del Collegio dei revisori dei conti degli enti locali deve adesso avvenire tramite sorteggio, attingendo da appositi albi comunali, e non più tramite elezione in Consiglio comunale. L’articolo 10 della suddetta legge stabilisce testualmente: «i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti iscritti nel registro dei revisori regali di cui al decreto legislativo n.39 / 2010, che abbiano presentato apposito domanda a seguito di un bando emanato dall’’ente».

Per presentare le domande ci sarà tempo sino al 18 luglio. Il sorteggio avverrà pubblicamente in una seduta di Consiglio appositamente convocata.

Danila La Torre