L’ex sindaco sui dirigenti: “Quelli fannulloni e incapaci andrebbero licenziati”

Nella conferenza stampa di questa mattina l’ex sindaco Buzzanca non ha risparmiato nessuno, dirigenti compresi. Ed è anche emersa una sorpresa: Antonio Ruggeri, ex presidente dell’Ato3, poi commissario liquidatore dell’Ato3, capo di gabinetto di Buzzanca, direttore del Polo catastale, non è, come tutti pensavano, un fedelissimo dell’ex sindaco, ma un “segnalato” dalla coppia Beninati-Stagno D’Alcontres. Qualche sospetto l’avevamo avuto quando, a fine agosto, Ruggeri ha presentato le dimissioni dall’Ato3 (accolte senza indugio e senza indugio sostituito), ma ha perso anche il ruolo di capo di gabinetto (quasi a sua insaputa) non appena Buzzanca si è dimesso. I fatti erano attribuiti alla fine di un’amicizia di lunga data, ma a quanto pare, come dichiarato da Buzzanca oggi, l’ex capo di gabinetto era un “uomo” indicato dagli ex azzurri Beninati-D’Alcontres per la poltrona dell’Ato3. Evidentemente poi però deve esser stato gradito anche al sindaco se lo ha chiamato a ricoprire contemporaneamente le altre cariche. Ma tutte le storie d’amore finiscono, soprattutto nel mondo politico.

Intanto, in serata arriva la replica di Beninati: "Dopo le elezioni, Buzzanca deve aver dormito poco, non mi sarei permesso di indicargli un nome per un ruolo così delicato. Conosco da tanti anni Ruggeri, ma l'ha nominato Buzzanca ritenedolo una persona di sua fiducia".

Tra i sassi che Buzzanca si è tolto dalla scarpa nell’incontro con la stampa ci sono pure quelli per i dirigenti di Palazzo Zanca. La domanda era relativa all’indennità di posizione che comporterà per le casse di Palazzo Zanca un salasso di 1 milione ed 800 mila euro per 24 dirigenti. Per quel che riguarda le indennità di risultato, le somme, relative agli anni dal 2005 ad oggi, dovute per legge, sono già state accantonate, nonostante la situazione drammatica e nonostante ci sia da chiedersi, visto lo spettacolo che abbiamo davanti, quali siano questi “obiettivi” raggiunti dai dirigenti del Comune. Ovviamente non sono mancate le polemiche e interpellato sull’argomento Buzzanca ha spiegato la sua posizione.

“E’ veramente scandaloso- ha detto- e non mi riferisco al fatto in sé, perché la legge prevede l’indennità di risultato, ma ai tempi, perché mentre i lavoratori non percepiscono gli stipendi da mesi e sono allo stremo, quanto sta accadendo diventa inaccettabile. Quanto poi al raggiungimento degli obiettivi vorrei aggiungere qualcosa, relativa alla legge Bassanini, che secondo me dovrebbe essere rivista. Se un sindaco parla al dirigente e gli indica una serie di obiettivi e lui dice si, perché magari teme di essere spostato, ma poi esce dalla stanza e fa, scusatemi, il gesto dell’ombrello…..finisce che l’obiettivo che l’amministratore ha dato non viene raggiunto, viene ostacolato, abbandonato, ma i dirigenti incassano le cifre dovute. Ci sono bravissimi dirigenti al Comune e persone che lavorano e amano questa città, ma ci sono anche i fannulloni e gli incapaci ed incompetenti. Questi ultimi però non possono essere licenziati, né da me, né da nessun amministratore”.

La politica ha le sue colpe, ricorda Buzzanca, ma anche la burocrazia deve saper assumersi le responsabilità di quanto, consapevolmente, viene o non viene fatto. Anche perché, gli amministratori passano, i funzionari restano.

Rosaria Brancato