Incendi di Caronia, svolta nelle indagini: la Procura indaga su un giovane del posto

Nessun mistero, nessuna forza elettromagnetica, nessun prodigio della natura, ma solo la mano di un uomo.
E’ una svolta clamorosa quella che emerge dall’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Patti sulla serie di incendi che, tra lo scorso 20 luglio e lo scorso 8 ottobre, hanno visto come protagonista l’ormai celebre frazione di Canneto di Caronia, in provincia di Messina.

Gli inquirenti avrebbero già identificato il presunto autore che adesso risulta iscritto nel registro degli indagati per i reati di incendio e danneggiamento, seguiti da incendio continuato.
Si tratta di Giuseppe Pezzino, un giovane di 25 anni ben conosciuto nella zona, il cui papà è lo storico portavoce degli abitanti della contrada. Proprio di recente, la loro stessa abitazione era stata interessata da uno dei misteriosi roghi.
Stamattina i carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno effettuato 11 perquisizioni a diverse abitazioni e macchine di Caronia. Quel che rimane da capire, secondo la Procura, è come questi incendi siano stati appiccati con tanta rapidità. La maggior parte di essi, difatti, è divampata in abitazioni private, dinnanzi agli occhi increduli di cittadini, istituzioni e, talvolta, scie di esperti giunti da lontano solo per studiare questi fenomeni.
Adesso i militari sono alla ricerca di dispositivi, generatori di combustione e altri elementi che possano spiegare come il ragazzo sia riuscito a creare panico, emergenza, allarme e mistero su tutta la frazione di Caronia.

“Non voglio credere che sia uno dei residenti ad essere il colpevole di alcuni roghi, spero che le indagini continuino e facciano chiarezza”. A dirlo è Calogero Beringheli, sindaco di Caronia, dopo la notizia che un giovane del luogo è indagato per essere ritenuto l’autore di alcuni degli incendi inspiegabili avvenuti nella frazione di Canneto di Caronia. “Sono convinto – prosegue il primo cittadino – che Pezzino dimostrerà la sua estraneità ai fatti, comunque io stesso, insieme a rappresentanti di forze dell’ordine e giornalisti di tv nazionali, ho visto oggetti prendere fuoco dal nulla. A breve ci sarà un tavolo tecnico a Roma e spero che si vada avanti per studiare questi fenomeni che si ripetono da diversi anni e non sono imputabili a un piromane. Auspico che le istituzioni vadano avanti e studino con la giusta attenzione tutte le possibilità non facendosi influenzare da alcuni episodi”.

Ultimo aggiornamento ore 19.30