Non si trovano i “Gratta e Sosta”. Torna in auge l’idea dei parcometri

Sulla vicenda dei “gratta e sosta” spesso introvabili, il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni rilancia una proposta già presentata l’8 gennaio scorso al commissario Croce e all’ex Commissario dell’Atm Alligo, oggi sostituito da Spicuzza in merito alle modalità di pagamento: eliminare gli scomodi tagliandi sostituendoli con i più funzionali parcometri, seguendo l’esempio già da anni sperimentato positivamente da molti Comuni italiani, di cui parecchi anche siciliani.

“Il nuovo servizio di pagamento delle tariffe per la sosta – ribadisce convinto Gioveni – servirebbe a garantire celerità nell’assolvimento dell’adempimento previsto (in quanto l’immediata operazione di pagamento ed esposizione della ricevuta eviterebbe il disagio di dover ricercare il rivenditore aperto più vicino che, appunto, si trova anche sprovvisto di “gratta e sosta”), ma anche risparmio per gli utenti, che così potrebbero arrivare a pagare solo il tempo di sosta effettiva mediante il frazionamento della tariffa oraria. Sarebbe, infatti, possibile “acquistare” anche un periodo minimo di sosta (ad esempio, nelle aree in cui si paga la tariffa massima di 1 euro l’ora, si potrebbe sostare 15 minuti inserendo appena 25 centesimi) anziché pagare l’ora intera o la mezz’ora che non si
utilizzerebbero completamente”.

“Altri vantaggi di questo nuovo sistema di pagamento delle tariffe per la sosta – prosegue il consigliere – sarebbero quelli di:
1. eliminare i tanti contenziosi legali derivanti da errate compilazioni degli attuali tagliandi;
2. evitare il disagio dell’acquisto dei biglietti negli orari di chiusura delle rivendite;
3. scongiurare gli eventuali tentativi di contraffazione potenzialmente riscontrabili;
4. erogare i biglietti di corsa semplice per le linee urbane o per lo stesso tram obliterabili direttamente in vettura”.

Secondo Gioveni, il sistema porterebbe anche maggiori introiti per il Comune: “I parcometri, infatti, potrebbero essere utilizzati anche come spazi pubblicitari consentiti per le aziende che ne facciano richiesta con conseguenti nuove entrate economiche per il Comune o per la stessa azienda trasporti. E i costi di realizzazione e installazione delle colonnine potrebbero essere ammortizzati da un minimo corrispettivo sugli introiti che andrebbe versato alle ditte fornitrici. Resta inteso – conclude Gioveni – che il servizio di vigilanza e controllo nelle zone blu rimarrebbe sempre a carico degli ausiliari del traffico che tra l’altro, con questo nuovo sistema, avrebbero forse anche meno diverbi che spesso nascono con gli utenti della strada”.