Il Comitato del PRI: un partito laico,aperto ai valori dell’integrazione

Si è riunito a Catania il comitato regionale di programma del P.R.I.

Il Comitato si propone di offrire, in questo momento storico impegnativo e convulso,idee e proposte per una radicale modifica dell'azione politica che possa invertire l'attuale fase di declino conseguenza di decenni di " mala politica" spesso al servizio delle lobby e innescare un nuovo modello di sviluppo basato sulla piena valorizzazione delle risorse endogene: il fattore umano ed i giovani in primo luogo , l'ambiente,il territorio, il patrimonio culturale e le infrastrutture, attraverso la selezione meritocratica , la qualificazione dei percorsi educativi e formativi,l'offerta di lavoro produttivo e gratificante, l'uso efficace ed efficiente delle risorse finanziarie extraregionali e la riqualificazione profonda della spesa regionale, la riorganizzazione dell'apparato burocratico.

Il Comitato del Partito Repubblicano Italiano, composto da rappresentanti di tutte le province , è anche aperto ai singoli cittadini senza tessera e ad ex iscritti al PRI che si riconoscono nei valori laici,della ragione,della tolleranza, dell'integrazione e dell'accoglienza, da lavoratori e studenti universitari.

Con la propria storia Risorgimentale e forte del ruolo svolto nella costruzione della Democrazia in Italia, il PRI siciliano vuole contribuire alla elaborazione di una solida ed innovativa base programmatica attraverso un confronto aperto ed inclusivo che possa aiutare le future classi dirigenti a realizzare il progetto di una Sicilia del lavoro, Europea e libera da mafie e diseguaglianze.

Ciò può avvenire preliminarmente determinando un rinnovato clima di dialogo tra i partiti, e più in generale tra una Politica Buona ed i sindacati, le associazioni e gli imprenditori che sia finalizzato a superare il drammatico disagio sociale che vede manifestazione più evidente nella nuova e massiccia emigrazione giovanile.

E non ultimo diffondere la consapevolezza tra i Cittadini siciliani che il " diritto alla felicità" è un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione ed un obiettivo raggiungibile anche attraverso politiche educative adeguate ed innovative.

Pietro Currò