Musumeci: “La sinistra in Sicilia ha lasciato un disastro”. IL VIDEO

Ad accogliere Nello Musumeci, candidato del centro-destra alla Presidenza della Regione, questa sera per l’ultimo comizio a Messina, a piazza Cairoli, sono stati i ragazzi della Giovane Italia. Il movimento dei giovani del Pdl ha regalato a Musumeci una maglietta che prende spunto dal suo slogan elettorale: “Ci fidiamo di te”. Proprio alle generazioni future “voi siete la nostra muraglia di speranza” l’ex presidente della Provincia di Catania ha rivolto un grazie e dedicato parte del comizio.

“A cinque giorni dal voto è arrivato il momento di fare un bilancio – ha detto Musumeci dal palco- E senza enfasi, senza retorica dobbiamo dire che siamo noi la vera novità di queste elezioni, pur essendo entrati nella competizione per ultimi abbiamo riconsegnato alla gente il diritto ad iscriversi al partito della rivincita”.

In verità Musumeci non è stato l’ultimo ad entrare in campo, ultima, dopo la vicenda Fava, è stata Giovanna Marano (Sel-Idv-Fds), che tra l’altro aveva il comizio pochi minuti dopo Musumeci nello stesso lato della piazza ed a pochi decine di metri di distanza. E sempre per la verità se il candidato del Pdl-La Destra-Pid può dire di essere una novità, un po’ meno lo sono i candidati della lista provinciale: Buzzanca, Formica, Germanà, non possono proprio definirsi una “novità” nel panorama politico messinese. Formica poi ha alle spalle 16 anni all’Ars.

“In queste settimane siamo riusciti a parlare a tutti, ai disoccupati, a chi ha perso le speranze, ai precari, ai delusi. Abbiamo portato in piazza la Sicilia che non vota. Ci siamo riusciti perché alle nostre spalle la sinistra ha lasciato un disastro, ha lottizzato fino all’ultimo, ha commissariato e sfornato consulenti e 43 assessori”.

Se Musumeci non risparmia attacchi al Pd ed a Lombardo, fa un discorso diverso per gli ex alleati dell’Udc , quei moderati che, a suo dire, dovrebbero stare ancora con il centro-destra e nulla hanno a che vedere con quella sinistra che ha devastato l’isola, né sostenere un candidato ex comunista come Crocetta.

“I moderati e i cattolici sono con noi e non potrebbe essere altrimenti. Molti esponenti dell’Udc stanno già passando dalla nostra parte e continueranno a farlo.”

Musumeci si è poi soffermato sugli aspetti del programma che riguardano i forestali, i precari, gli imprenditori, gli agricoltori, i giovani.

“Abbiamo tolto il futuro a due generazioni: a quelli che sono precari da 15 anni e ai nostri figli che dovranno attenderne altri 15 per lavorare. Invece noi diciamo basta, nella Pubblica amministrazione si deve entrare per concorso pubblico e per merito. Ai ragazzi dico, abbiate la stessa forza di chi ha costruito nel dopoguerra”.

Nei primi tre punti delle cose da fare ha messo ciò che è ormai la parola d’ordine di tutti i partiti: i tagli alla casta. Del resto sarebbe impensabile che in campagna elettorale qualcuno dicesse: dopo le elezioni ci aumentiamo le indennità. Quindi, riduzione del fondo per il Presidente, riduzione delle indennità parlamentari e dei fondi ai gruppi dell’Ars.

“ I miei avversari usano verbi al futuro: farò, dirò. Io posso usare verbi al passato, perché ho già fatto, ho amministrato e l’ho fatto bene. La mia storia personale parla per me. Non sono mai stato sfiorato dal sospetto né da un’indagine. Oltre alla politica dei mascalzoni, degli affaristi, dei saltimbanchi c’è la vera politica”.

A proposito di liste pulite dopo le polemiche scoppiate a Messina per la presenza nella lista Musumeci Presidente dell’ex consigliere comunale Placido Oteri , condannato in primo grado a sei anni per una vicenda complessa legata ad un’eredità, è stato lo stesso Musumeci ad invitare il candidato ad un passo indietro. Il Pdl ha predisposto un codice etico che ha suscitato perplessità per le finestre che lasciava aperte, ma Musumeci ha detto che sulle liste degli alleati non avrebbe proferito parola e Roberto Corona, che era da settimane in campagna elettorale, si è ritirato due giorni prima su richiesta di Alfano, anche perché il codice etico non contemplava nel suo caso la non candidabilità. Ma questa è acqua passata.

“Dobbiamo fare come quell’uomo che pianta un albero d’ulivo nel giardino e sa bene che non potrà usufruire della sua ombra perché passeranno molti anni, ma lo pianta lo stesso, perché darà ombra ai suoi nipoti. Dobbiamo lavorare nei prossimi 5 anni per recuperare questa terra per i nostri figli e nipoti”.

Ai suoi alleati Musumeci lancia un messaggio:nessuno mi tirerà per la giacca o potrà ostacolare questi programmi che stiamo portando avanti “Non voglio essere l’ultimo presidente di una stagione da archiviare ma il primo di una nuova stagione”

Rosaria Brancato