108 anni fa il terremoto che distrusse Messina

"Una potenza nascosta d'onde ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia". Lo scenario catastrofico è spesso descritto attraverso le parole del poeta Giovanni Pascoli, insegnante all'Università di Messina dal 1898 al 1902.

Il 28 dicembre è una data che è passata alla storia per uno degli eventi più terrificanti del XX secolo. Alle 5,20, la terra intorno all'area dello Stretto iniziò a tremare e bastarono 37 secondi per radere a suolo le città di Messina e Reggio Calabria. I superstiti non riuscirono a capire cosa stesse esattamente accadendo. Oltre allo sciame sismico e agli incendi, ci fu un altro fattore che si aggiunse alla catastrofe e che devastò la città: quello del maremoto, che si abbattè su tutta la zona costiera dello Stretto.

Alla fine gravissimo fu il bilancio delle vittime, su 140mila abitanti a Messina, ne morirono 80mila. Parecchi i monumenti che andarono persi, che a loro volta erano legati alla all'evoluzione urbanistica, registratasi negli anni precedenti al sisma. Alcuni edifici vennero letteralmente sgretolati, come polverizzati, e la popolazione che vi abitava fu colta dal sisma nelle ore notturne e non ebbe il tempo di mettersi in salvo.

Secondo alcuni studi recenti, il dna dei messinesi e dei calabresi sarebbe stato modificato in seguito a questo evento. Il condizionale è d'obbligo perchè, al momento, non c'è alcuna spiegazione scintifica di questa deduzione. La causa sarebbe da attribuire al radon, un gas presente in natura, la cui concentrazione aumenta proprio in casi di terremoto.

Altre sono le tesi recenti che sostengono invece, che il maremoto sia stato causato da una frana sottomarina e non direttamente dal sisma.

Per ricordare questo tragico evento, la Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani, terrà alle ore 12 di oggi, una cerimonia di deposizione di una corona d'alloro resso la statua simboleggiante Messina di Largo Minutoli (fronte Municipio). Il corteo, con in testa il vessillo dell’Arciconfraternita si muoverà, partire dalle ore 11.45, dalla Chiesa dell’Annunziata dei Catalani di via Garibaldi per raggiungere largo Minutoli. La cerimonia di Largo Minutoli sarà preceduta alle ore 11 da un momento commemorativo presso il monumento agli Eroici Marinai Russi di Viale Boccetta.

Infine l'assessorato all'Ambiente con delega ai Cimiteri ed il dipartimento Cimiteri e Verde Urbano organizzano una visita guidata al cimitero monumentale dalle ore 10 alle 12. All'iniziativa collaborano i professori Finocchio e De Pasquale, insieme al funzionario comunale, Teresa Altamore. L'evento, con partenza alle 10 dall'entrata principale, si snoderà per i vialetti del camposanto con attraversamento del Cimitero degli inglesi ed il Cenobio, edificio in stile neo-gotico, progettato da Giacomo Fiore e definito anche Conventino, che per l'occasione verrà riaperto per una visita di particolare interesse. Nel corso dell'incontro verranno commemorate le vittime del terremoto del 1908 con la deposizione di un fiore sulle tombe dimenticate dei cittadini messinesi morti in occasione del grave sisma.