Quando i ciechi ed i sordi NON sono i non vedenti ed i non udenti, ma i politici

Se l’amore è cieco, la politica a volte lo è di più. Soprattutto in quelle circostanze in cui non vede o fa finta di non vedere gli effetti degli atti che produce. La protesta di stamattina dell’Unione Italiana ciechi e dell’Unione italiana sordi – che sono sempre stati al fianco dei più deboli, dando loro assistenza morale e pratica – è emblematica rispetto alla propensione naturale dei politici di risolvere un problema per crearne contestualmente altri dieci. Cosa è successo infatti se non questo con l’abolizione delle Province e la cancellazione, senza distinguo, della tabella H? Entrambe le misure sono state sponsorizzate dal Governo Regionale guidato dal presidente Rosario Crocetta, hanno trovato l’avallo dell’Assemblea regionale siciliana e sono state accolte come due riforme rivoluzionarie , varate per porre fine a decenni di sperpero di denaro pubblico. Tuttavia, gli effetti che ne sono scaturiti dimostrano che , al di là dell’apparenza, non sono stati tagliati solo gli sprechi ma anche diritti e servizi indispensabili per le categorie più svantaggiate .

Dinanzi a questi ERRORI i politici nostrani si mostrano ciechi e per la verità anche sordi alle richieste d’aiuto che arrivano direttamente di non vedenti e dagli ipovedenti, dai non udenti, dalle loro famiglie e dagli assistenti, che il loro lavoro provano a rendere un po’ più normale la vita di questi disabili.

Da settimane, il vice presidente Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi, Giuseppe Terranova grida la sua rabbia e denuncia l’ “abbandono” da parte delle istituzioni. Ma dove sono le Istituzioni e dove sono i parlamentari regionali che hanno messo una “X” sul Province e Tabella H ma si sono poi disinteressati degli effetti di quei provvedimenti ? Il loro silenzio è insopportabile. (Danila La Torre)