Equilibri che vacillano, alleanze che scricchiolano, nuovi assetti da ricostruire in vista delle prossime prove in vista. Per il Consiglio comunale sono tempi di discussioni e confronti che sono usciti fuori prepotentemente in seno ai lavori della I commissione consiliare, quella che si occupa di Bilancio e di politiche finanziarie e che per questo riveste un ruolo di primaria importanza. C’era voluto oltre un mese per riuscire ad arrivare all’elezione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Nicola Cucinotta, e non sono mancati i colpi di scena in aula, con l’Udc che ha tirato il freno a mano decidendo di non essere più da ora in avanti, almeno a parole, quella stampella su cui l’amministrazione Accorinti ha potuto contare nei momenti delicati legati ai bilanci e al piano di riequilibrio. Udc che ha anche messo in discussione la compattezza di una coalizione di centro-sinistra in cui il Pd è sempre stato grande assente e che avrebbe voluto una verifica dell’agibilità politica dell’aula prima di andare avanti. Ma Dr e Pd alla fine si sono trovati sull’elezione di Carlo Abbate alla presidenza della commissione Bilancio e se sembrava tutto finito la seduta di oggi ha dimostrato che le discussioni politiche in I commissione in questo momento impegnano i consiglieri molto più che le questioni finanziarie. Anche perché dei bilanci, consuntivo 2014 e previsionale 215, ancora neanche l’ombra, ancora tutto fermo anche sull’operazione rinegoziazione mutui, dunque oggi tutto concentrato sull’elezione della vicepresidenza.
Adesso bisognerà capire come la consigliera Pd affronterà questo delicatissimo incarico, considerato che è sempre stata tra quelli che hanno votato no a tutti i documenti finanziari dell’amministrazione Accorinti, mettendo in fila una serie di voti contrari a partire dal bilancio consuntivo 2013 fino al recente Piano di riequilibrio.
Francesca Stornante