Scilipoti annuncia: “Un messinese alla Nato”. Dopo anni d’amnesia ricorda di essere nato qui

Deve aver avuto un improvviso e inaspettato recupero di memoria il senatore Scilipoti. Con un comunicato stampa che fa seguito ad anni di silenzio il senatore annuncia: “un messinese alla Nato, il senatore Scilipoti Isgrò (Forza Italia) confermato nella rappresentanza parlamentare Nato”. E allega anche le foto.

L’ex deputato dell’Italia dei valori, passato alla storia perché, fulminato sulla via di Damasco da Berlusconi, nel dicembre 2010 ha lasciato il partito di Di Pietro e ha votato la fiducia al governo. Un sì determinante che ha scatenato le ire di Di Pietro che chiese l’intervento della magistratura. L’inchiesta per il suo passaggio dall’IdV al Pdl nel 2010 è stata riaperta nel 2015 e definitivamente archiviata l’anno scorso. Nel frattempo Scilipoti, transitato a Forza Italia è diventato uno dei beniamini del Cavaliere che nel 2013 lo inserisce nella lista blindata in Calabria dove viene eletto senatore.

Adesso ricorda le sue origini messinesi e diffonde il comunicato stampa nel quale sottolinea l’importanza del riconoscimento: “Una riconferma che testimonia l’impegno del Senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti Isgrò nelle istituzioni internazionali. Un messinese quindi, per la prima volta, vice presidente della commissione "Scienze, tecnologie e sicurezza" della Nato e membro titolare della commissione NATO-Ucraina. Sono orgoglioso di rappresentare l’Italia in un così prestigioso palcoscenico istituzionale. La responsabilità di un incarico internazionale in un momento così delicato per gli equilibri geopolitici mi motiva molto e rende il mio impegno politico ancora più appassionato. Il nostro Paese ha già fatto tanto ma deve poter fare ancora di più nella lotta al terrorismo, portando anzi i valori cristiani a fondamento del dialogo con tutte le parti interessate. Porterò con me gli insegnamenti del popolo siciliano che ha fatto dell’accoglienza e dell’incontro tra culture, una ricetta vincente nella storia passata.”

Fin qui il senatore che invece, negli anni scorsi, sin dalla sua conferma in Parlamento nel 2013 ha del tutto ignorato quella “cultura dell’accoglienza” che ha visto la sua Messina in prima fila e che evidentemente non ha in lui suscitato alcun interesse o attenzione. A quanto pare troppo impegnato con gli incarichi nella commissione Nato ed in questioni mondiali non ha potuto dedicare tempo alle vicissitudini “provinciali” della sua terra natia….

Al senatore vorremmo sommessamente ricordare che a Messina in questi anni è successo di tutto, ci sono state emergenze e questioni vitali, battaglie per lo sviluppo o per evitare scippi, che avrebbero richiesto la presenza dei nostri politici o di chi si considera tale, in prima linea e con lo stesso accorato impegno che adesso declama per la commissione Nato. Gli equilibri geopolitici dei quali parla nel comunicato ci interessano di gran lunga meno di quanto lui pensi e avremmo preferito la presenza costante al fianco di una città e di una provincia piegata dalla crisi. Sono ben altri i comunicati che ci saremmo aspettati in questi anni da un rappresentante del territorio

Rosaria Brancato