Blatte, topi e cattivi odori da un appartamento comunale. I vicini protestano

Nel giugno di quest'anno l'autorità giudiziaria ha posto sotto sequestro un appartamento di proprietà comunale situato al quinto pianto del complesso Zancle in salita Tremonti. La famiglia che vi abitava ha dovuto abbandonare l'alloggio che è rimasto chiuso e sotto sigilli per un paio di mesi.

Il 19 agosto, successivamente alle abbondanti precipitazioni che colpirono la città, dall'appartamento in questione si è verificata una copiosa fuoriuscita di acqua che inondava le scale condominiali e danneggiava gli appartamenti sottostanti.

Veniva chiesto l'intervento dei vigili del fuoco, i quali verificavano che l’interno dell'alloggio si presentava nelle seguenti condizioni: le grondaie erano otturate e non consentivano il regolare deflusso delle acque piovane; i sanitari erano divelti e dalle tubazioni fuoriuscivano liquami, mentre cumuli di spazzatura erano disseminati sul pavimento delle stanze.

In quell'occasione, i vigili del fuoco si limitarono a liberare i canali di deflusso delle acque e ad accatastare l'immondizia contro la parete del salone, dichiarandosi incompetenti ad effettuare altri tipi di interventi. A distanza di un mese nessun altro intervento è stato disposto per ripristinare le normali condizioni igienico sanitarie.

Il presidente del V quartiere, Santino Morabito, ha raccolto lo sfogo e la disperazione delle famiglie che abitano gli alloggi attigui e sottostanti la cui vivibilità è stata azzerata dalla massiccia presenza di blatte e roditori e dalle esalazioni nauseabonde.

Morabito si rivolge all’amministrazione comunale ed al Nucleo Decoro Ambientale della Polizia Municipale per chiedere un intervento di rimozione del pericolo igienico sanitario e del ripristino delle normali condizioni di vivibilità. L’alloggio è sotto sequestro. Serve dunque un sollecito nei confronti dell’autorità giudiziaria da parte del sindaco, nella qualità di massimo garante della pubblica igiene.