Cronaca

Compravendita di loculi a Francavilla, processo da rifare

E’ tutto da rifare il processo sulla compravendita di loculi cimiteriali a Francavilla di Sicilia, scoperta nel 2016 dalla Guardia di Finanza.

Nel Collegio che si è occupato della vicenda, a dibattimento chiuso e dopo che l’Accusa aveva formulato le proprie richieste, c’è stata una “sostituzione di giudici” in corsa, visto che la presidente Silvana Grasso ha dovuto lasciare.

Questo prevede che debbano essere gli avvocati a dire sì a che la nuova Corte dia per acquisiti gli atti processuali. Altrimenti tutto deve ripartire da capo. E così è successo, perché ieri uno dei difensori, l’avvocato Giovanbattista Freni, si è opposto alla rilettura degli atti. E anziché la sentenza c’è stato il rinvio al prossimo 11 settembre quando tutto ricomincerà da capo.

Ad aprile scorso,   il PM Pietro Vinci aveva chiesto la condanna per i due fratelli Scirto, il custode cimiteriale Tindaro e il fratello Giuseppe, rispettivamente a 3 anni e 8 mesi e 2 anni e 4 mesi.  Per gli addetti comunali  Salvatore Damino e Giuseppe Nuciforo e per  gli acquirenti dei loculi Vincenzo Russotti e Salvatrice Di Pietro era stata invece chiesta l’assoluzione. Ora è tutto annullato.

L’inchiesta era partita da un esposto anonimo. Secondo l’accusa, con la complicità degli altri addetti il custode, dietro somme tra i 3500 e i 5 mila euro, accontentava i parenti dei defunti, trovando loro una collocazione di là delle disposizioni comunali.

Insieme all’avvocato Freni, nel processo è impegnato l’avvocato Rosario Polizzi.