Terreni svenduti dalla regione, l’assessore Croce: “Avviate verifiche interne”

Continua a far discutere il caso dei terreni demaniali svenduti ai privati. Il governo regionale ha avviato una verifica interna, dopo esser stato portato a conoscenza delle accuse mosse dal sindaco di Furnari, Mario Foti. In un esposto, Foti ha sollevato dubbi sulla valutazione di 3944,80 euro per un terreno di 20.000 mq, fatta da un’impiegata del Genio Civile di Messina.

Nel documento si cita anche un conflitto di attribuzione del terreno, che secondo il Comune di Furnari appartiene all’assessorato all’Ambiente; l’assessore Maurizio Croce ha però chiarito che il terreno appartiene al demanio regionale, ed è dunque competenza dell’assessorato all’Economia, mentre all’Ambiente compete il demanio marittimo.

La vicenda sembra poi destinata ad allargarsi: secondo Foti, sarebbero emersi indizi riguardanti compravendite anomale a Stromboli e Porto Empedocle. “Quello di Furnari non è affatto un caso isolato” – ha dichiarato il senatore di Sinistra Italia, Francesco Campanella, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sul tema – “vogliamo vederci chiaro sulle compravendite sospette portate avanti dall’amministrazione di Rosario Crocetta”.

“È necessario aspettare gli esiti delle indagini in corso” – ha dichiarato Croce – “ma, se emergeranno anomalie, interverremo immediatamente per sanarle”. Per Campanella, invece, la questione è politica: “Se da una parte il governatore ha annunciato urbi et orbi di voler verificare la regolarità delle procedure, dall’altra è stata proprio l’Avvocatura dello Stato, in rappresentanza dell’amministrazione da lui guidata, a smentirlo nei fatti, giustificando la svendita dell’immobile”. Insomma, tra cavilli burocratici e pressioni politiche, la vicenda è ancora tutta da chiarire.

Giovanni Passalacqua