Dopo gettonopoli, a Messina e Palermo si corre ai ripari per tagliare gli sprechi

A Palermo come a Messina si prova a prevenire nuovi casi di gettonopoli, che nelle scorse settimane hanno coinvolto vari comuni dell’isola , compesa la nostra città, dove è stata anche aperta una inchiesta della magistratura.

Mentre nel capoluogo i deputati reginali stanno lavorando per tagliare i costi degli amministratori locali e ridurre al massimo gli sprechi , in riva allo Stretto è stata proposta la modifica del Regolamento del Consiglio comunale.

Ma andiamo con ordine e vediamo le novità.

ALL’ARS

Nei giorni scorsi, la commissione Affari istituzionali dell’Ars ha approvato ad unanimità un emendamento al ddl sugli enti locali, presentato dal presidente Antonello Cracolici, che interviene su tre aspetti: riduzione numero consiglieri, indennità, rimborsi per permessi.

Riduzione consiglieri: l’emendamento prevede che, dal prossimo rinnovo, il numero dei consiglieri comunali in Sicilia sia ridotto del 20%. Per 15 comuni (i nove comuni capoluogo e le sei città tra i 50 e i 100 mila abitanti) il taglio del numero dei consiglieri sarà del 10%.

Indennità: l’emendamento prevede che le indennità di sindaci, amministratori e consiglieri in Sicilia saranno equiparate a quelle del resto d’Italia.

Rimborsi spettanti ai datori di lavoro per permessi amministratori: nei comuni superiori a 10 mila abitanti non potranno superare 1/3 dell’indennità del sindaco. Per i comuni con meno di 10 mila abitanti il tetto massimo del rimborso non potrà superare la metà dell’indennità del sindaco.

La commissione Affari istituzionali tornerà a riunirsi di nuovo mercoledì 4 giugno per proseguire l’esame del ddl e degli altri emendamenti, prima del voto finale propedeutico al passaggio in aula.

A PALAZZO ZANCA

Da due mesi giace sulla scrivania del segretario/direttore generale, Antonio Le Donne, la proposta di modifica del regolamento del Consiglio comunale presentata dal capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta (nella foto).

Nelle premessse, l’esponente azzurro spiega che per snellire la conduzione dei lavori consiliari e delle commissioni, si rende necessario apportare delle modifiche ad alcuni articoli del Regolamento del Consiglio Comunale e che appare «necessario prevedere la costituzione di commissioni speciali e tematiche e della commissione permanente " Diritti e pari opportunità"»

Nella proposta di delibera , Trischitta prima di pensare alla “sostanza” si preoccupa della forma, integrando i commi dell’art.19, in virtù dei quali i consiglieri comunali devono partecipare « alla seduta del Consiglio con un abbigliamento decoroso e consono alla dignità del consesso» ed il Presidente del Consiglio «non potrà ammettere in aula i Consiglieri che non indossano la giacca».

Il capogruppo di Forza Italia estende, infatti, la regola anche «al Segretario Comunale, al Sindaco, agli Assessori, ai Dirigenti, ai componenti il Collegio dei Revisori, agli esperti, agli ospiti e, comunque, a chiunque a qualsiasi titolo sia ammesso a partecipare alle sedute».

Le nuove disposizioni sembrano essere studiate apposta per impedire al sindaco Renato Accorinti di presentarsi in Aula in t-shirt, come è capitato che abbia fatto in questi due anni, durante i quali- – ad onor del vero – qualche volta ha anche indossato la giacca sopra la maglietta Free Tibert.

Nella sua proposta, Trischitta si preoccupa pure della sicurezza all’interno dell’Aula , prevedendo che nelle «adunanze di particolare importanza o di maggiore presenza di pubblico, il Presidente può chiedere che siano comandati di servizio almeno cinque agenti di Polizia Municipale»

Per quanto riguarda il funzionamento delle Commissioni, l’esponente azzurro proponel’abolizione della doppia convocazioni, stabilendo quanto segue: «la riunione della Commissione si svolge in un'unica convocazione ed è valida quando sono presenti consiglieri pari ad un quarto del totale di quelli assegnati alla commissione».

In base alla proposta eleborata dal capogruppo azzurro «il Presidente, o il suo sostituto, non può dichiarare deserta o chiusa la commissione se non siano trascorsi trenta minuti dall'orario fissato per l'inizio. Nel caso in cui la seduta dovesse essere dichiarata deserta, ai consiglieri non verrà riconosciuto il diritto al gettone di presenza, ma avranno, comunque, diritto, secondo le disposizioni di legge vigenti, alla giustificazione per l'assenza dal lavoro.

Come detto all’inizio, Trschitta propone tra le nuove misure da inserire nel Regolamento l’istituzione di Commissioni Speciali e della Commissione Permanente "Diritti e pari opportunità".

COMMISSIONI SPECIALI

Il Consiglio Comunale, così come previsto dall'art. 49 dello Statuto, per lo svolgimento di attività connesse alle proprie funzioni (indagini consiliari, ricerche conoscitive, studio e predisposizione di piani, progetti o interventi di particolare rilevanza) che non rientrano nelle competenze ordinarie delle commissioni permanenti, può deliberare la costituzione commissioni speciali.

La Commissione ha tutti i poteri necessari per l'espletamento dell'incarico secondo lo Statuto ed il presente regolamento e può avvalersi, a titolo gratuito, di consulenti esterni.

Su materie di interesse comunale che richiedono uno specifico approfondimento, il Consiglio Comunale può deliberare, con il voto favorevole della maggioranza dei suoi componenti, la istituzione, valida sino al termine del mandato amministrativo, di commissioni permanenti tematiche, denominate in base alla materia di competenza, e definite in relazione ai compiti nella deliberazione istitutiva.

I Consiglieri, per la partecipazione alle sedute della commissioni speciali, anche d'indagine, e tematiche, non hanno diritto al gettone di presenza.

COMMISSIONE PERMANENTE “DIRITTI E PARI OPPORTUNITA’

La Commissione Permanente "Diritti e pari opportunità" dovrebbe svolgere compiti di esame, proposta e controllo dell'attività amministrativa in riferimento alla necessità di : garantire pari opportunità di vita e lavoro a uomini e donne; tutelare e promuovere i diritti costituzionalmente garantiti, attinenti la dignità e la libertà delle persone, contrastando ogni forma di discriminazione; verificare l'attuazione delle politiche di pari opportunità fra uomo e donna da parte dell'amministrazione nei vari settori della vita sociale ed economica, segnalando le iniziative opportune anche al fine di rimuovere eventuali discriminazioni; redigere, svolgendo anche attività di studio e ricerca, un rapporto annuale sullo stato di attuazione delle politiche di pari opportunità nella città da sottoporre all'esame ed approvazione del Consiglio Comunale sotto forma di delibera d'indirizzo per l'amministrazione.

Il capogruppo di Forza Italia fa sapare che altri colleghi sono pronti a firmare la sua proposta, al momento ferma in Segreteria Generale, in attesa da marzo scorso del via libera da parte di Le Donne . «Spero che il segretario firmi al più presto, in modo da portare la modifica del Regolamento in Aula in tempi brevi» commenta Trischitta, che ad oggi non ha avuto alcun cenno da parte del supe manager di Palazzo Zanca..

Danila La Torre