La Uil Fpl: “Il nuovo Contratto decentrato integrativo penalizza i lavoratori”

La Uil Fpl: “Il nuovo Contratto decentrato integrativo penalizza i lavoratori”

La Uil Fpl: “Il nuovo Contratto decentrato integrativo penalizza i lavoratori”

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venerdì 12 Gennaio 2018 - 10:35

Calapai, Nicosia e Di Stefano esprimono forti perplessità e annunciano di voler percorrere la via giudiziaria

La Uil-Fpl di Messina, attraverso una nota firmata da Pippo Calapai, Farbrizio Nicosia ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale, responsabile provinciale e segretario aziendale, esprime tutte le proprie perplessità sul nuovo Contratto collettivo decentrato integrativo 2018/2020 del Comune di Messina, sottoscritto da da Cgil, Cisl e Csa.

“Il contratto assemblato dal Direttore Generale – scrive il sindacato – è a totale svantaggio dei lavoratori. Con poche pagine hanno cancellato la maggior parte delle tutele conquistate in anni di lotta sindacale. Secondo la Uil-Fpl si tratta di un “compromesso penalizzante per i diritti giuridici e salariali di tutti i dipendenti che non saranno incaricati di Posizioni Organizzative e Alte Professionalità”.

“Come da copione di fine anno, siamo stati convocati, la sera per l’indomani, per la sottoscrizione dell’ipostesi in barba ad ogni principio di correttezza di relazioni sindacali nel rispetto dei tempi di convocazione, atteso anche che la bozza trasmessa risulta essere non corrispondente, nel merito, a quanto discusso solo in linea generale nei tavoli ufficiali di trattativa”.

“Ancora oggi – continuano i tre sindacalisti- non comprendiamo la necessità di sottoscrivere un contratto così importante con tale urgenza, se si considera che il giorno precedente, il 27/12/2017, si era stato già raggiunto l’accordo unanime per il CCDI 2017 -parte economica- che permetterà comunque la liquidazione del salario accessorio, la produttività e le indennità di responsabilità per l’anno 2017 con gli stessi criteri e importi stabiliti per gli anni precedenti, e, soprattutto, attiverà la Progressione Economica Orizzontale per il 50% degli aventi diritto con decorrenze 01/01/2017. Anche rispetto a quest’ultimo accordo relativo all’anno 2017, non possiamo non esprimere il nostro disappunto per la mancata attenzione ricevuta dal personale stabilizzato negli anni 2015 e 2016, in quanto non sono state destinate le somme per la P.E.O. pregresse, così come proposto dalla UIL, necessarie a restituire equità e giustizia fra gli stessi.

“A questo punto, a nostro avviso, contro tale arroganza e furbizia- concludono Calapai, Nicosia e Di Stefano resta da percorrere solo la via giudiziaria per restituire dignità ai lavoratori tutti”.

2 commenti

  1. E CHI SE NE FREGA, ANZI ME NE FREGO

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  2. Aspettiamo con ansia che qualche organizzazione sindacale passi dalle parole ai fatti

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