Oggi al Tribunale di Barcellona l’udienza riguardante gli amministratori comunali

Il sindaco di Milazzo Carmelo Pino è stato prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio per la nomina a Ragioniere generale dell’Ente della dottoressa Elisabetta Bartolone, proveniente dal Comune di Barcellona, avvenuta nel 2011. Proscioglimento anche per la giunta municipale (sindaco Pino, assessori Scolaro, Bucca, Midili, Capone e Nastasi) e per la stessa dottoressa Bartolone sempre dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso per aver approvato la delibera di proroga di 25 ex lavoratori Aias in servizio al Comune.
Il Gup, dottoressa Rosaria D’Addea, nell’udienza odierna, ha ritenuto di dichiarare il non luogo a procedere nonostante il pm, dottor Giorgio Nicola avesse presentato una controrelazione alla memoria difensiva proposta dall’avv. Fulvio Cintioli, legale di alcuni imputati.
Sempre il Giudice dell’udienza preliminare ha invece disposto il rinvio a giudizio per il sindaco Pino, per l’ex esperto prof. Francesco Pino, per gli ex segretari generale Giovanni Matasso e Lucio Catania e per l’ing. Santi Romagnolo, accusati sempre di abuso d’ufficio per la vicenda relativa alla nomina di quest’ultimo a dirigente esterno dell’Ente.
Il Gup ha ritenuto la materia particolarmente complessa e quindi certamente meritevole di approfondimenti in sede dibattimentale senza quindi avallare né la tesi dell’accusa, né quella della difesa. Spetterà quindi al Collegio verificare la validità delle rispettive posizioni.
ll processo è stato fissato l’1 dicembre 2014.
Appresa la decisione del Giudice, il sindaco Pino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Non ho mai avuto dubbi sull’imparzialità della magistratura e la conferma arriva oggi dal dispositivo emesso dal Gup, dottoressa D’Addea. I proscioglimenti dimostrano la linearità del lavoro svolto dall’Amministrazione in questi tempi difficili e ho motivo di essere fiducioso che in fase dibattimentale, relativamente alla nomina, per soli due mesi, del dirigente ing. Romagnolo riusciremo ampiamente a dimostrare e comprovare la piena legittimità degli atti e soprattutto la trasparenza che anche in quell’occasione ha contraddistinto e contraddistingue la mia azione amministrativa”