Fu incastrato dal Dna, rapinatore seriale stangato dal giudice

Si è rivelata "azzeccata" la scelta del difensore di optare per il rito abbreviato. Per Francesco Costantino infatti l'accusa aveva chiesto la reclusione a oltre 12 anni di carcere. Il GUP Salvatore Mastroeni lo ha invece condannato a 6 anni. Il ventottenne messinese, difeso dall'avvocato Domenico Andrè, era stato arrestato lo scorso anno con l'accusa di essere l'autore di tre furti in abitazione ed una rapina, commessi tra il 2007 ed il 2011 tra Rometta, Saponara e Messina.

Ad incastrarlo era stato l'esame del Dna sulle tracce ritrovate su tutti i luoghi visitati dal ladro: una volta una cicca di sigaretta, un altra volta il passamontagna abbandonato prima della fuga. Il paziente lavoro dei Ris dei Carabinieri ha permesso di estrapolare il codice genetico e confrontarlo con quello del ragazzo, trovando la corrispondenza.

Nell’ottobre 2007, da un’abitazione di Rometta, Costantino rubò 3 televisori, 4 Hi-Fi e vari oggetti, oltre a scassinare una cassaforte a muro. Due anni dopo, nel 2009, con una pistola rapinò il supermercato Crai di Bordonaro, portandosi via ben 1250 euro. Nel febbraio del 2011, invece, in un’altra casa messinese riuscì ad arraffare oro e gioielli da una cassaforte, nonché buoni postali e contanti per una somma di 20.000 euro. Un mese dopo, a marzo, da una tabaccheria ricevitoria di Saponara, si portò via tantissimi Gratta e Vinci, sigarette ed una somma in contanti pari a 25.000 euro, oltre a vari elettrodomestici esposti per la vendita. In quel caso, il danno totale fu di circa 40mila euro. (Alessandra Serio)