Atm, finalmente il contratto di servizio… con scadenza semestrale. Entro fine luglio la S.p.a.

Lo si attendeva da anni e adesso, finalmente, si è “materializzato”. Stiamo parlando del contratto di servizio che regolerà i rapporti tra il Comune e l’Atm. Nella seduta di ieri sera, la giunta municipale ha infatti approvato la proposta di delibera contenente il contratto di servizio, strumento previsto dalle legge e fondamentale per il reciproco riconoscimento delle prestazioni, sino ad oggi in balìa di regole non scritte e accordi “estemporanei”.

«Il contratto di servizio approvato dalla giunta – spiega telefonicamente l’assessore alla mobilità urbana Melino Capone – prevede il trasferimento dal Comune all’ Atm di 22 milioni di euro l’anno. Tuttavia – puntualizza il rappresentante dell’esecutivo – la proposta di delibera dovrà passare dal Consiglio comunale e, comunque, l’erogazione dei 6 milioni in più l’anno – sino ad oggi venivano trasferiti annualmente 16 milioni – sarà subordinata all’iscrizione di quella cifra nel bilancio previsionale, altrimenti non sarà possibile rispettare questo impegno economico» . Capone ha, poi, aggiunto che il contratto di servizio , così come deliberato dalla giunta, avrà una scadenza di sei mesi, questo perché la società speciale di proprietà dal Comune è sottoposta a liquidazione , che una volta completata darà il via ad una nuova fase .

E proprio sulla procedura di liquidazione, Capone risponde alle accuse lanciate stamattina in conferenza stampa dai rappresentanti del partito democratico (vedi articolo a parte) , che contesta all’amministrazione il ritardo nella costituzione della nuova società per azioni, che – in base all’atto votato in Consiglio comunale a febbraio – sarebbe dovuta avvenire in soli due mesi, ma di cui ancora non c’è traccia, nonostante di mesi ne siano trascorsi quattro. «Nella delibera che avevamo proposto come amministrazione, poi modificata dagli emendamenti dell’Udc – precisa Capone – avevamo previsto un periodo di sei mesi proprio perché sapevamo che era necessario avere a disposizione un congruo periodo di tempo. Stiamo lavorando o meglio sta lavorando la società da noi incaricata (Innovabic ndr), che porterà a compimento l’incarico entro fine luglio». Se così sarà, di mesi ne saranno comunque trascorsi cinque, più del doppio rispetto alla scadenza imposta dal Consiglio comunale e solo uno in meno rispetto a quello inizialmente stabilito nella delibera originaria. Alla fine, dunque, è stata l’amministrazione comunale a dettare i tempi e non il Consiglio comunale, a cui nessuno ha peraltro sentito il dovere di comunicare il prolungamento dei termini.

(Danila La Torre)