Il neo assessore Cuzzola: “Porterò Messina in serie A. Il dissesto è un danno”

Un mese fa l’assessore Eller, ex badante dell’amministrazione, si dimetteva con una lettera dai toni di fuoco. Un mese dopo oggi è il giorno del neo assessore Cuzzola, che si presenta alla stampa in un clima caratterizzato anche da alcune polemiche relative alla sua incompatibilità. Il suo nome era già spuntato in occasione delle dimissioni dell’assessore Perna (anche lui reggino come Cuzzola) anche come superesperto di bilancio a supporto dell’allora assessore al bilancio Guido Signorino. Poi non se ne fece più nulla e pochi mesi dopo uscirono dalla giunta Perna e Panarello per far posto ad Eller e Ursino. Oggi la casella del bilancio è stata riempita, dopo un mese di tentennamenti e caratterizzato anche dal finto dibattito sulla sfiducia.

LA CONFERENZA STAMPA

Accorinti: siamo contenti d'aver scelto una persona competente e che potrà davvero realizzare l'area integrata dello Stretto, percorso già iniziato con Perna. E' importante l'unione con Reggio per abbattere tutti i muri. Il nuovo assessore alla cultura lo sceglierò nei prossimi giorni.

Cuzzola: già una volta sono stato invitato dal mio amico Perna a far parte di questa giunta. La visione oggi qual è? Quella di far sentire questo bacino dello Stretto un'unica cosa. Non mi sono mai sentito di Reggio e basta. Stamattina un signore in aliscafo diceva, lavoro a Messina e sono di Reggio, mi piacerebbe ci fosse davvero un'area integrata dello Stretto. Quando ho incontrato Renato ho capito questo, e spero che riusciamo a portare le nostre città in SERIE A, anche se non potete chiedermi di tifare Reggio. Il dissesto se c'è c'è, se non c'è non c'è. La via del dissesto è la più facile ma la più dannosa. Al primo posto della mia azione ci sarà la gente, il Piano di riequilibrio, anche se non ho la delega al momento, mi occuperò delle mense, già tra poco ho un appuntamento in programma su questo. Ho l'impressione però non vorrei venisse scambiato per ottimismo, che si possa lavorare sulla massa debitoria per contenerla. Io sono direttore generale di una società, di un'azienda di 18 persone con le quali lavoro in tutta Italia. Adesso però mi dedico a questa delega. Sto per formalizzare la rinuncia all'incarico di consulente con il dottor Coglitore. Non c'è incompatibilità ma lo faccio per motivi di opportunità. L'ho già informato della mia decisione. A Reggio sono sempre stato sotto tiro quando ricoprivo incarichi, ma è giusto che i giornalisti raccontino quello che vedono. Io dico che il Piano di riequilibrio è perseguibile, sia pure con coraggio. Non voglio fare campagna elettorale ma voglio dire che il dissesto non farebbe il bene della città. Sono ottimista ripeto, magari un giorno direte che sono un ottimista pazzo, ma sarà il tempo a dirlo. Con Renato ci siamo incontrati all'aeroporto di Reggio, che è l'aeroporto dello Stretto e lui mi ha anticipato cosa avrei trovato

Danila La Torre-Rosaria Brancato