Dopo la mancata sfiducia da parte del Consiglio, la giunta Accorinti – seppur “zoppa” per le dimissioni degli assessori Eller ed Ursino – sembra brillare di luce nuova. La bocciatura della mozione ha alimentato fierezza ed orgoglio di sindaco ed assessori, che non paghi della maratona lunga 10 ore in Consiglio comunale e dell’esito favorevole hanno convocato i giornalisti per riprendersi il diritto alla parola che ritengono sia stato loro ingiustamente negato dai consiglieri durante la seduta di mercoledì.
«La parola è il primo diritto in democrazia, quella sera gli assessori avevano il diritto di parlare» ha esordito Accorinti davanti a numerosi supporters, convocati insieme ai giornalisti in una sala del Palacultura.
«Non è mai successo che un sindaco sia stato sfiduciato. Volevano sfiduciare il nostro fare», ha continuato il primo cittadino prima di lasciare la parola al suo vice Gaetano Cacciola e agli assessori Nina Santisi, Daniele Ialacqua, Sergio De Cola e Guido Signorino, a cui si è aggiunto solo alla fine anche Sebastiano Pino, che per problemi personali non era potuto arrivare prima.
Il vice-sindaco Cacciola, che già durante la seduta fiume di mercoledì aveva manifestato la propria insofferenza dinanzi alla scelta del Consiglio di fare relazionare solo il sindaco e alle critiche rivolte dai consiglieri all’operato dell’amministrazione, ha chiarito subito: «ho partecipato al 90% delle commissioni alle quali sono stato invitato; sono stato presente a tutti i consigli comunali in cui si parlava delle mie delibere; ho convocato tavoli tecnici: non capisco come non ci sia conoscenza di ciò che abbiamo fatto». Per quanto riguarda il futuro immediato, Cacciola punta tutto sulla mobilità sostenibile: più mezzi pubblici e meno auto in circolazione; più bici, grazie al progetto bike sharing, e tante aree pedonali. «Insieme al Consiglio dobbiamo implementare le aree pedonali, se ne facciano una ragione». Da portare a compimento c’è poi quel nodo di interscambio nel settore dei trasporti che nelle intenzioni dell’amministrazione deve rendere più agevole gli spostamenti dei cittadini.
Il vice-sindaco ha infine letto una lettera che si chiudeva così: «Questa giunta può essere criticata, sfiduciata ma non può essere usata».
Dalla mobilità si è passati quindi ai servizi sociali, la cui delega è nelle mani dell’assessore Santisi: «Dopo un anno e quattro mesi ho raggiunto gli obiettivi che il sindaco mi aveva assegnato quando mi ha chiesto di entrare a far parte di questa squadra. Ho recuperato il piano di coesione per un valore di 8 milioni di euro da destinare a bambini ed anziani; ho concluso l’iter della 328, e il Comune avrà a disposizione 3 milioni di euro; una volta risolti i problemi di bilancio, abbiamo anche pubblicato i bandi per i servizio sociali. Ho fatto ciò che il sindaco mi ha chiesto, ma non mi sento una soccorritrice perché io ho sposato un percorso ed una squadra » ha detto la Santisi con chiaro riferimento alle dichiarazioni di Eller che si è dimesso affermando di aver concluso il suo ruolo di soccorritore. L’unico assessore donna della giunta Accorinti ha fatto inoltre sapere che gli Ex Magazzini generali diventeranno la cittadella dei servizi sociali e ha respinto le accuse di chi dice che l’amministrazione non ha programmato: «Abbiamo pianificato e lasceremo queste azioni a chi verrà dopo di noi».
Dopo la Santisi è intervenuto Ialacqua, e il suo è stato un intervento prettamente politico iniziato con una replica al vetriolo a Gianpiero D’Alia: «Andreotti diceva che il potere logora chi non ce l’ha, io dico che fa rosicare chi non ce l’ha. Inaccettabili le sue dichiarazioni sullo squadrismo di ritorno e sulla guerriglia urbana che avrebbe provocato questa giunta. Gli squadristi sono quelli che hanno votato la sfiducia, che vengono dai partiti di destra, e non chi ha assistito alla seduta del consiglio comunale dagli spalti». Rispondendo alle accuse ricevute dall’amministrazione durante il Consiglio comunale, l’assessore all’ambiente – che nulla ha detto sui rifiuti – ha commentato: «più che una mozione di sfiducia i consiglieri comunali dovevano presentare un accesso agli atti, così avrebbero saputo cosa abbiamo fatto in questi tre anni e mezzo. Ognuno di noi ha fatto molto di più di quello che c’era scritto nel programma».
Indispettito per quanto ascoltato in Consiglio comunale anche l’assessore De Cola: «Sono state dette troppe inesattezze e cattiverie, ma le bugie hanno le gambe corte. Per quanto riguarda la mia delega all’Urbanistica tutto il lavoro fatto si fonda sulla tutela del territorio e sulla tutela del paesaggio, principi per noi imprescindibili». De Cola ha quindi ripercorso tutto l’iter del Prg, dalla sua approvazione negli anni 70 sino ai giorni nostri, e ha assicurato che la variante approvata dalla giunta taglierà circa 2 milioni di metri cubi, consentendo il consumo zero del suolo. L’ingegnere prestato alla politica, che è stato progettista per conto del Comune con le passate amministrazioni, ha inoltre elogiato dirigenti e dipendenti comunali che si occupano di edilizia privata: «hanno fatto un gran lavoro e non si sono mai risparmiati». Ha voluto inoltre sottolineare il percorso di ottimizzazione intrapreso all’Amam:«si sta lavorando molto sui bilanci e sui crediti, è un percorso difficile ma stiamo ottenendo ottimi risultati». Anche l’assessore De Cola si è lasciato andare ad un commento politico: «c’è un sistema politico che vuole tornare. Io a volte, quando sono stanco, vorrei tornare al mio lavoro, alla mia famiglia, al mio studio, ma ho paura di quello che può tornare».
In assenza di un assessore al bilancio è toccato a Signorino parlare delle politiche finanziare, di cui si è occupato sino a maggio scorso, quando suo malgrado ha dovuto passare il testimone a Luca Eller: «Quando siamo arrivati la situazione era critica e rimettere questa barca a galleggiare non era facile. Nonostante questo, abbiamo stabilizzato i precari, avviato la stagione concorsuale, abbiamo riorganizzato la macchina amministrativa, ci siamo rimessi in corsa con i bilanci e stiamo continuando a lavorare sul piano di riequilibrio, per renderlo sempre più sostenibile. Non è vero che abbiamo utilizzato solo i progetti di quelli che c’erano prima: sui 220 milioni finanziati con il masterplan solo 90 milioni riguardano opere precedenti alla nostra amministrazione, il resto è frutto del nostro lavoro».
L’ultimo argomento affrontato nell’affollata conferenza stampa è stato lo sport ed è stato il sindaco – prima dell’arrivo di Pino – a fare il punto della situazione: «Tutti continuano ad additarmi e ad attaccarmi perché io da uomo di sport non mi sto occupando degli impianti sportivi e di questo settore cosi importante. Ma senza soldi che potevamo fare? Adesso arriveranno le risorse e vedrete cosa diventeranno l’Ex Gil e Villa Dante. Lo sport è fondamentale, fa bene a tutti, piccoli ed adulti».
Danila La Torre