«Evitiamo insieme il dissesto condividendo all’unanimità il Salva Messina»

«Evitiamo insieme il dissesto condividendo all’unanimità il Salva Messina»

Danila La Torre

«Evitiamo insieme il dissesto condividendo all’unanimità il Salva Messina»

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mercoledì 10 Ottobre 2018 - 04:01

E’ l’appello di De Luca ai consiglieri comunali, che dovranno decidere entro lunedì. Intanto, il sindaco si dice pronto a confrontarsi sui conti comunali con tutta l’ex giunta Accorinti

Anche il secondo “tempo” del confronto tra il sindaco Cateno De Luca e il Consiglio comunale è stato schietto e diretto. Ieri pomeriggio, consiglieri e primo cittadino si sono confrontati per oltre cinque ore, ancora una volta guadandosi in faccia e cercando di capire qual è il percorso migliore da seguire in questo momento così delicato per l’intera città.

Il Comune di Messina è a un bivio: i due principali organi rappresentativi devono decidere se gettare la spugna e dichiarare il dissesto o provare a salvare l’ente dal fallimento, attuando il cosiddetto “Salva Messina”.

Il piano elaborato dal primo cittadino prevede una serie di misure lacrime e sangue, che passano dalla riorganizzazione della macchina amministrativa, con la ricollocazione del personale comunale e delle partecipate in base alle reali esigenze dell’ente e delle aziende comunali; da una ridefinizione dei servizi; e dall’interruzione degli affidamenti esterni (vedi qui).

Durante il suo intervento, De Luca ha detto chiaramente che il suo obiettivo è scongiurare il default e procedere alla rimodulazione del piano di riequilibrio, ma ha chiesto espressamente la collaborazione di tutti i gruppi consiliari: «Sul Salva Messina auspico l’unanimità, perché questo è un percorso da fare tutti insieme. Forse all’inizio qualcuno non la prenderà bene, ma vedrete che alla fine ci ringrazieranno. Soprattutto i loro figli ed i nostri figli».

Il sindaco ha poi lanciato un ulteriore appello ai consiglieri comunali: «Non mi togliete l’arma della dichiarazione di esuberi, perché solo così potremo cambiare davvero le cose, senza che qualcuno si metta di traverso nel nostro progetto di riorganizzazione dell’intero sistema».

I consiglieri hanno ascoltato con molta attenzione le parole del primo cittadino, il quale ha ribadito che se sul “Salva Messina” non ci sarà l’appoggio dell’Aula, possibilmente di tutta l’Aula, le sue dimissioni saranno inevitabili, perché non sarà lui a dichiarare il dissesto.

«So che in questo momento vi fanno pressioni, vi chiamano e mandano messaggi ma – ha detto rivolgendosi ai consiglieri – se rimane un barlume di speranza per evitare il fallimento del Comune dobbiamo pensare al bene della città e non agli interessi dei singoli. Dovete spiegare a chi vi chiama che in caso di default arriveranno tre commissari esterni, tre ragionieri provenienti da fuori Messina, che taglieranno indiscriminatamente. Assumiamoci noi, con coscienza, la responsabilità di approvare misure che possono salvare Messina».

I consiglieri avranno tempo fino a lunedì per riflettere sul da farsi. In linea di massima, il Consiglio comunale sembra propenso a votare l’ordine del giorno che arriverà alla loro attenzione, ma la preoccupazione di molti esponenti del Civico Consesso riguarda il dopo, quando cioè in Aula arriveranno le singole delibere e le singole misure del Salva Messina.

Con l’ordine del giorno, De Luca chiede di fatto ai consiglieri di impegnarsi formalmente ad approvare nei prossimi mesi tutto il pacchetto "Salva Messina". I consiglieri, dal canto loro, vogliono sentirsi liberi di analizzare i singoli atti e decidere di volta in volta. Il consigliere Libero Gioveni, ad esempio, ha già messo le mani avanti e ha dichiarato: «Se dire sì al salva Messina significa approvare i bilanci dell’Atm dal 2002 per me possiamo anche andarcene a casa, perché io non li voterò».

In queste ore, il dibattito all’interno dei vari gruppi consiliari e partiti è apertissimo, non sempre le posizioni convergono e la decisone finale non sarà facile da prendere. Ma ciascuno dei 32 consiglieri sa perfettamente che dovrà metterci la faccia e spiegare il perché dell’eventuale via libera o stop al “Salva-Messina”.

In attesa di sapere cosa succederà nella seduta di lunedì, il consigliere di Sicilia Futura Piero La Tona ha invitato il sindaco ad un confronto con l’ex assessore Guido Signorino, che ogni giorno sforna un comunicato per contestare le dichiarazioni dell’attuale sindaco sulla situazione dei conti comunali. «Non mi confronto con chi ha fallito ed è stato preso a calci nel sedere anche dal suo sindaco. Sono invece pronto a confrontarmi con tutti gli assessori, i dirigenti e i revisori dei conti che erano qui nei cinque anni precedenti».

De Luca è convinto che la sua operazione verità sui conti del Comune sia inconfutabile, ed è pronto a dimostralo con carte alla mano.

Danila La Torre

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