Accorinti e il “mistero” dei fondi ecopass: “Approssimazione da parte di tutti”

“La vicenda Ecopass fa emergere approssimazioni e inazioni che riguardano tutti, ciascuno per la propria parte”. A sostenerlo è il candidato sindaco per la lista civica “Cambiamo Messina dal basso”, Renato Accorinti.

“Gli Uffici Comunali – spiega Accorinti – sostengono di non aver mai ricevuto esaustive e regolari rendicontazioni sugli incassi relativi al ticket di attraversamento, e puntano il dito contro le Compagnie di navigazione che non avrebbero rispettato quanto stabilito nei Protocolli di Intesa e nelle Convenzioni. Le Compagnie (o almeno alcune tra esse), affermano di aver provveduto a corrispondere le competenze fino a dicembre 2012, glissando però in merito alle rendicontazioni”.

Secondo Accorinti, il quadro è confuso a causa di ritardi, omissioni e mancate verifiche con responsabilità “equamente ripartite tra l’Amministrazione Buzzanca e le Compagnie di Navigazione”.

E in cosa consistono tali ritardi, omissioni e mancate verifiche? “Le Compagnie avrebbero dovuto – dichiara Accorinti – tenere un doppio registro giornaliero (uno proprio, l’altro per il Comune) con le indicazioni dell’importo incassato (art. 5 del Protocollo di Intesa del 29/05/2010); trasmettere settimanalmente per email un report sul numero dei tagliandi distribuiti, suddivisi per categoria di automezzi (art. 4); versare entro il 10 di ogni mese gli introiti relativi alla mensilità precedente (art. 4). Da parte sua, il Comune avrebbe dovuto vigilare sul pagamento degli ecopass da parte degli utenti tramite agenti di Polizia Municipale e dipendenti comunali presso gli imbarchi. Non si ha notizia dell’esito di queste verifiche, se mai effettuate. Se le Compagnie non hanno rendicontato e/o non hanno versato, il Comune non ha vigilato: né sul comportamento degli esattori, né su quello degli utenti. Non si capisce dunque come mai non si riesca, malgrado i ripetuti (per quanto in verità un po’ tardivi) solleciti degli Uffici Comunali, a venire a capo del numero dei tagliandi rilasciati e del relativo incasso e come mai manchi ogni rendicontazione per gli anni 2010 e 2011”.

“Al di là della colpevole confusione di attività e competenze – conclude Accorinti – il comportamento delle Compagnie, di fatto, arreca un danno economico rilevante alle casse comunali e, soprattutto, incrina il rapporto di fiducia tra soggetti privati e pubblici che resta alla base dei rapporti di concessione tramite cui le stesse compagnie realizzano i loro importanti profitti. Non sono accettabili i ritardi con cui non si è avuto alcun seguito ai ripetuti solleciti inviati in gennaio, febbraio, marzo dagli Uffici, dal Commissario e, tramite essi, dall’intera città; se anche l’ultimo sollecito non dovesse ottenere risposta in termini brevissimi, invito il commissario Croce ad attivare ogni forma di tutela dell’interesse economico e di immagine della Città”.