Attività a singhiozzo al Tribunale di Patti per carenze di personale, la denuncia della Cisl

La rimodulazione e soppressione dei Trbunali e delle sedi distaccate inizia a far emergere le prime gravi conseguenze per il funzionamento della macchina giudiziaria. “Era inevitabile, l’accorpamento dei Tribunali non ragionato ha portato alla paralisi e alla confusione”. Ad affermalo è il segretario generale della la Cisl Fp di Messina, Calogero Emanuele, che denuncia come nel Tribunale di Patti che ha accorpato gli Uffici Giudiziari del Tribunale di Mistretta e della Sezione distaccata di Tribunale di S. Agata Militello, oggi “si registrano le gravi scoperture nella dotazione organica e la mancanza di personale amministrativo non dirigenziale”.
Risultano scoperti 7 posti di Funzionario Giudiziario su 13, un posto di Cancelliere su 14, 5 posti di Assistente Giudiziario su 12, 2 posti di operatore giudiziario su 6, 2 posti di conducente di automezzi su 3, 3 posti di ausiliario su 9 , a cui vanno aggiunti i programmati pensionamenti e trasferimenti.
“Le carenze del personale – evidenzia Emanuele – si attestano a 20 unità su 62, pari al 33% rispetto all’organico complessivo e per alcuni profili professionali sono da considerarsi estremamente ‘gravi’ re – conclude Emanuele – ricorrendo anche con interventi di livello ministeriale, al fine di sopperire al meglio alle oggettive esigenze rappresentate e per evitare che il personale amministrativo venga continuamente esposto a carichi di lavoro e conseguenti responsabilità non più gestibili”.
“L’unica soluzione – aggiunge – immediatamente praticabile sarebbe quella dell’applicazione del personale amministrativo in servizio presso gli Uffici del Giudice di Pace del Circondario che attualmente si trovano in posizione soprannumeraria”.
Alla luce delle previste soppressioni degli uffici dei Giudici di Pace, che sarebbero gestiti direttamente dagli Enti Locali, per la Cisl Fp è auspicabile che il personale amministrativo appartenente ai ruoli del Ministero della Giustizia venga assegnato in via preferenziale al Tribunale di Patti rispetto al locale Ufficio della Procura della Repubblica che presenta minori scoperture in organico. Va posta perciò una maggiore attenzione nella programmazione e nella riorganizzazione delle strutture – conclude Emanuele – ricorrendo anche con interventi di livello ministeriale, al fine di sopperire al meglio alle oggettive esigenze rappresentate e per evitare che il personale amministrativo venga continuamente esposto a carichi di lavoro e conseguenti responsabilità non più gestibili”.