In aula irrompe la Iuc, entro il 10 settembre bisogna approvare regolamento e tariffe

La corsa contro il tempo per rispettare scadenze improrogabili non si è chiusa con il voto al Piano di riequilibrio di martedì sera. E’ iniziata una nuova “sfida” per il Consiglio Comunale. A dettare i tempi una nota firmata dal Dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua datata 25 agosto e approdata in I Commissione Bilancio presieduta da Nicola Cucinotta. Il documento parla chiaro: “Nonostante sia slittato al 30 settembre il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione, rimane ferma la data del 10 settembre per l’invio delle delibere tariffarie Tasi al Ministero dell’Economia e della Finanza, la cui pubblicazione sul sito ministeriale rappresenta una condizione di efficacia delle delibere stesse”. Dunque non ci sono dubbi. Entro mercoledì prossimo le tariffe Tasi devono essere inviate al Ministero. Il Consiglio deve approvare non solo le tariffe ma anche il regolamento Iuc che definisce parametri e criteri della Tasi, ma anche di Imu e Tari. Nella nota di Dell’Acqua, scaturita da una comunicazione dell’Ifel, si legge anche che “nel caso di mancato invio della delibera entro il 10 settembre, il versamento della Tasi è effettuato in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2014, applicando l’aliquota di base dell’1 per mille”.

Considerato che la Giunta Accorinti ha deciso che l’aliquota Tasi è pari al 3,3 per mille, questa ipotesi paventata dall’Ifel comporterebbe una riduzione degli introiti nelle casse comunali, che dagli 8,8 milioni previsti scenderebbe a circa 3 milioni. Ipotesi che il Comune non può certo permettersi. Infine, sempre il Dirigente Dell’Acqua, precisa che “prima dell’approvazione della delibera tariffaria Tasi dovrà essere approvato preventivamente dal Consiglio Comunale il regolamento per l’applicazione della Iuc, ciò indipendentemente dalla circostanza che il termine dell’approvazione del bilancio di previsione sia stato prorogato al 30 settembre”. In pratica non c’è via d’uscita: entro mercoledì 10 il Ministero vuole sul tavolo regolamento Iuc e tariffe Tasi approvati.

Il Consiglio si trova dunque di fronte all’ennesima discussione in zona Cesarini. E stavolta tocca alle tasse che peseranno sulle tasche dei messinesi. Per questi motivi la Commissione Bilancio ha deciso di avviare un ciclo di incontri per approfondire regolamento e tariffari, prima con il Dirigente Dell’Acqua, a seguire con i Dirigenti comunali che dovranno spiegare soprattutto in base a quali criteri sono stati definiti i budget da destinare ai vari servizi indivisibili. L’urgenza però ha convinto i capigruppo consiliari a portare il regolamento Iuc in aula già ieri sera e il documento è stato al centro della seduta convocata alle 18.30 e iniziata, con il consueto ritardo, circa un’ora e mezza dopo. Il regolamento arriva in aula con il parere negativo della IX commissione presieduta da Mariella Perrone.

Ad introdurre la discussione in aula l’assessore al Bilancio Guido Signorino che ha illustrato i principi generali dell’imposta e spiegato alcune novità rispetto al passato. “Ci saranno delle modifiche al regolamento della Tari rispetto alla vecchia Tares, la Tasi invece corrisponde ai 0,30 centesimi a metro quadro che i messinesi l’anno scorso hanno pagato nella Tares per i servizi indivisibili. Quella somma lo scorso anno era destinata al Ministero, mentre adesso finisce direttamente nelle casse del Comune di Messina”. L’assessore ha poi spiegato alcuni punti fondamentali di questa Iuc, come il fatto che poiché la legge prevede che la somma di Imu e Tasi non può superare il tetto massimo previsto per l’Imu, e siccome per la condizione del Comune l’aliquota Imu è già al massimo, non saranno soggetti a Tasi gli immobili già sottoposti a Imu, diversi dall’abitazione principale”.

A parlare del balzello forse più doloroso è stato l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, a cui è toccato il compito di illustrare la Tari, erede dell’odiatissima Tares che non poche polemiche ha scatenato dentro l’aula e naturalmente tra i cittadini. “Anche la Tari servirà a coprire per intero i costi del servizio rifiuti che ormai è tutto a carico dei cittadini. Rispetto allo scorso anno abbiamo lavorato sul recupero dell’evasione e sulla riduzione di costi legati al cura del verde, senza dimenticare che in questa Tari i cittadini godranno delle riduzioni legate alla differenziata avviate in questo anno. Abbiamo cercato di recepire quelle che sono state le più forti contestazioni e in tal senso abbiamo provato a correggere il tiro. Per esempio si terrà conto della composizione del nucleo familiare non solo al 1 gennaio dell’anno di riferimento ma si potranno apportare variazioni in corso d’opera. Tra le agevolazioni abbiamo inserito nuovi incentivi ai comportamenti virtuosi, per le utenze non domestiche è stata introdotta come novità quella del “last minute market” che premia il recupero di parte dei cibi in scadenza e permetterà una scontistica del 25%. Per le utenze domestiche invece puntiamo a incentivare ancor di più il compostaggio e ci saranno sconti per chi decide di acquistare privatamente una compostiera. Nel frattempo se tutto andrà per il verso giusto sul fronte del porta a porta già dal prossimo anno potremo garantire una tariffazione più puntuale”.

Subito però in aula sono sorti dei dubbi, legati soprattutto alla necessità di avere un quadro completo, alla luce del fatto che per esempio ad oggi i consiglieri non hanno ancora avuto modo di visionare quali tariffe per la spazzatura ha approntato la giunta Accorinti. La Tares insegna: lo scorso anno il Consiglio approvò il regolamento senza sapere in che termini poi quei criteri avrebbero condizionato i cittadini. Ci fu una polemica feroce quando le tariffe giunsero in aula perché a quel punto modificare i vari passaggi era difficile. Oggi l’aula non vuole rischiare. Lo ha detto il capogruppo del Megafono Pippo De Leo spiegando che per il gruppo è necessario confrontare regolamento e tariffe per avere chiara l’impostazione generale e capire prima di votare quali sono le condizioni di partenza relative a tariffe, riduzioni ed esenzioni. Lo ha poi ribadito il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco che ha puntato l’attenzione proprio sui costi della gestione rifiuti: “Farò il pelo e contropelo alla perizia dei costi dei servizi resi da Messinambiente perché sono certo che ci sono delle cifre che vanno riviste. Prima di approvare i regolamenti voglio chiarezza su quello che i cittadini vanno a pagare perché non sono disposto ad avallare scelte scellerate”.

Dopo circa due ore di discussione sull’opportunità e la necessità di approfondire alcuni passaggi, i 42 emendamenti presentati al regolamento e l’ora tarda hanno convinto a rinviare la discussione oggi alle 12.

Prima della Iuc però un voto l’aula lo ha espresso: dopo mesi di attesa è stato approvato il Piano per il miglioramento dei servizi della Polizia Municipale. In Consiglio anche il Comandante Calogero Ferlisi e l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola. Tramite questo piano, valido per il 2013, che eroga al personale con qualifica di agente di P.S. il contributo previsto dal fondo messo a disposizione dalla Regione.

Francesca Stornante