Dal Pd a Fi in massa ma con tattiche salva- equilibri e…capigruppo. Unica novità: debutta Grande Sud

In Consiglio comunale sta per consumarsi un vero e proprio esodo di massa, con quasi tutti i consiglieri comunali eletti nel Pd e liste collegate pronti ad aderire a Forza Italia. Più che di giurare amore al partito di Berlusconi per molti si tratta semplicemente di confermare fedeltà assoluta a Francantonio Genovese, a cui è bastato dire addio al partito di cui è stato anche segretario regionale per tirarsi dietro una decina di consiglieri comunali. Senza neanche la necessità di aprire un dibattito interno ma semplicemente convocando una riunione nel quartier generale di via I settembre, una volta revocatagli la misura dei domiciliari, e chiedendo ai suoi fedelissimi di traslocare da un giorno all’altro dal centro-sinistra al centro-destra.

L’ex sindaco di Messina non ha dovuto faticare molto per convincere i suoi seguaci a migrare in massa a Forza Italia. Sebbene al momento siano solo in quattro ad aver ufficializzato l’addio al Pd, vale a dire Paolo David, Benedetto Vaccarino, Peppuccio Santalco e Carlo Cantali sono anche altri i consiglieri con le valigie in mano: Francesco Pagano e Simona Contestabile potrebbero ufficializzare già nelle prossime ore; Nicola Cucinotta e Emilia Barrile vogliono riflettere ancora un po’ prima di sancire il loro passaggio a Forza Italia, soprattutto il primo confessa di fare fatica ad immaginarsi nel partito di Berlusconi; anche Donatella Sindoni e Daniele Zuccarello si dicono in stand-by ma sono già “in trattative” avanzate con Genovese (con il quale si sono incontrati anche stamattina in via primo settembre) e per ragioni diverse si dicono entrambi fuori dal Pd.

Da questo momento in poi, quindi, in Aula il partito democratico potrà contare solo su tre consiglieri comunali: Antonella Russo, Claudio Cardile e Pietro Iannello. Quest’ultimo dopo essersi incontrato con il commissario Ernesto Carbone ha deciso di restare dov’è e non tornare nel partito azzurro, in cui aveva già militato per molti anni.

COSA CAMBIA IN CONSIGLIO COMUNALE

Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato, i cambi di casacca non si tramuteranno in uno stravolgimento dei gruppi consiliari o in un affollamento all’interno del gruppo di Forza Italia, guidato da Pippo Trischitta. I transfughi del Pd, infatti, non hanno alcuna intenzione di stravolgere gli equilibri d’aula né, soprattutto, di perdere per strada i numerosi capigruppo (e quindi posizioni di "potere").

L’unica novità sarà la nascita del gruppo Grande Sud, dal nome del partito creato da Micciché e già presente all’Ars. Nell’immediato ne faranno parte David, che sarà il capogruppo, e Vaccarino, ma potrebbe poi essere riempito con altri consiglieri che via via ufficializzeranno l’adesione a Forza Italia.

Non si svuoteranno ma cambieranno identità politica i gruppi “Felice per Messina” e “Progressisti democratici”, che portano i nomi delle liste che erano collegate al Pd in occasione delle elezioni amministrative del 2013. Per la verità “Felice per Messina” porta anche il nome di battesimo dell’ultimo candidato sindaco del centro-sinistra, Felice Calabrò, che proprio in questi giorni ha confermato la sua adesione al partito di Renzi, in occasione del pre-tesseramento. Insomma, mentre Calabrò rinnova le nozze con il Pd, il gruppo che in Consiglio comunale porta il suo nome si colora di azzurro per volontà dei transfughi Santalco e Canatali. In questo caso, infatti non saranno loro a trasferirsi altrove ma se ne dovrà andare Cardile, il quale ha già deciso di approdare al gruppo del Pd. Qui troverà Iannello e Antonella Russo, che lascerà il Gruppo Misto per diventare il capogruppo del partito democratico. Non scomparirà dal Consiglio comunale neanche il gruppo “Progressisti democratici”, del quale fanno attualmente parte Francesco Pagano (capogruppo), Simona Contestabile e Daniele Zuccarello. Il trio è destinato a trasformarsi in quartetto con l’ingresso di Nicola Cucinotta, che non è ancora in Forza Italia ma non è più neanche nel partito democratico (nella cui lista è stato eletto) e andrà a fare compagnia a quanti come lui hanno già un piede fuori dal Pd ma non hanno ancora definitivamente messo l’altro piede in Forza Italia. La consigliera Sindoni (anche lei eletta nella lista Pd) potrebbe confluire in Grande Sud insieme a David e Vaccarino o in Progressisti Democratici, ma il suo obiettivo finale è – come le stessa ci dice – un altro. Insieme al collega Zuccarello tentano da un anno di costituire un gruppo consiliare autonomo che rappresenti in aula i valori del movimento “Missione Messina”, di cui sono entrambi cofondatori. Pare che Genovese – pur di avere tra i suoi adepti anche i due consiglieri “ribelli” e rafforzare così il proprio peso, voglia assecondare questo desiderio, impegnandosi a trovare un accordo sul terzo consigliere da affiancare loro (probabilmente sarà Cucinotta), in modo da rendere possibile – secondo regolamento comunale – la nascita di un nuovo gruppo in aula. A norma di regolamento, però, non è possibile formare un nuovo gruppo consiliare autonomo «se non è rappresentato al Parlamento regionale o nazionale, sotto forma di Gruppo Parlamentare costituito» (Art.52 comma 5).Difficilmente quindi potrà chiamarsi "Missione Messina".

Intanto, Trischitta ha annunciato che ci sarebbero anche altri due consiglieri comunali al di fuori dal Pd pronti ad aderire a Forza Italia. Il capogruppo azzurro non vuole fare i nomi, ma altri suoi colleghi hanno “azzardato” i nomi di Pio Amadeo , unico rappresentante di “Articolo 4”, scomparso anche dall’Ars, e di Carmelina David, in rotta da mesi con l’Udc, Per entrambi si tratterebbe di un ritorno al passato.

Tra notizie ufficiali, indiscrezioni e cambi di casacca in corso, il Consiglio Comunale è in pieno fermento. Nei prossimi giorni potrebbero esserci nuovi colpi di scena.

Danila La Torre