Dimissioni a catena nell’Ufficio di presidenza. Resta solo Emila Barrile

Scossone all’interno dell’ Ufficio di presidenza del Consiglio Comunale. A distanza di un giorno l’uno dall’altro i consiglieri comunali Nino Interdonato e Nicola Crisafi si sono dimessi da vice presidente vicario e vice presidente del Consiglio Comunale di Messina. In questo momento resta in carica, in assoluta solitudine, la consigliera Emilia Barrile, con la quale evidentemente ci sono stati degli attriti che hanno portato alla scelta delle dimissioni dei vice.

Ieri, Interdonato aveva spiegato di non sentirsi più garantito negli atti che gli vengono sottoposti dalla segreteria generale del Comune. Oltre alle dimissioni l’esponente di Sicilia Futura aveva inoltre annunciato la scelta di non partecipare più alle attività d’aula, se non per votare la sfiducia.

Oggi segue la strada delle dimissioni e anche quella di prendere parte solo alla seduta di Consiglio comunale in cui si parlerà di sfiducia anche Nicola Crisafi: « Dopo una ponderata riflessione sugli accadimenti e, soprattutto, sulla “gestione” della vicenda della Consigliera Sindoni, ritengo sia corretto ed opportuno non continuare a svolgere la funzione di Vice Presidente, a suo tempo affidatami dal Consiglio Comunale», scrive nella lettera indirizzata alla presidente Barrile e al segretario/direttore generale Antonio Le Donne.

«Nel corso di questi anni – continua il consigliere di Ncd – ho esercitato la funzione all’interno dell’Ufficio di Presidenza con il massimo impegno e con l’obiettivo di contribuire, in modo concreto, alla corretta gestione dell’attività demandata al Consiglio Comunale. Non sempre ho condiviso le scelte della Presidenza del Consiglio Comunale, tuttavia, ho sempre ritenuto che tutti i componenti l’Ufficio di Presidenza con reciproca fiducia, si ispirassero sempre al principio di leale collaborazione».

Ad onor del vero, Crisafi è stato spesso assente in Aula e di conseguenza pochissime volte ha presieduto i lavori del Consiglio. Ma torniamo alla sua lettera, in cui l’esponente del Nuovo Centro Destra aggiunge: « le perplessità denunciate dal Collega Interdonato circa la “gestione” amministrativa della questione che ha riguardato la Consigliera Sindoni, mio malgrado, mi inducono a prendere le distanze da fatti e comportamenti che hanno segnato, irrimediabilmente, il venir meno del rapporto fiduciario che deve intercorrere anche con l’apparato burocratico che supporta l’attività dell’Ufficio di Presidenza.

Crisafi come Interdonato annuncia che parteciperà solo «alla seduta in cui il Consiglio Comunale dovrà esprimersi sulla mozione di sfiducia proposta da numerosi Consiglieri Comunale».

Alla luce delle dimissioni dei due vice, in quell’occasione la gestione dell’Aula sarà totalmente nelle mani della presidente Barrile e di Benedetto Vaccarino, consigliere più anziano.

Oltre a Crisafi e Interdonato c’è poi un altro consigliere comunale che nei giorni ha deciso di non partecipare più sino al giorno della sfiducia né alle sedute di commissione né a quelle del Consiglio comunale, rinunciando a ogni emolumento. Si tratta di Nicola Cucinotta, che lo scorso 1.febbraio ha mandato una lettera alla Presidente Barrile e al segretario/direttore Generale Antonio Le Donne.

«Alla luce degli ultimi eventi politici, a tratti tragicomici, che hanno interessato questa amministrazione – scrive – ritengo che l'autosospensione dall'attività delle commissioni consiliari sia atto opportuno, anche al fine di tutelare la dignità nel ruolo. Credo sia doveroso oggi – e tanto avverto anche per il mio modo di essere – fare un passo indietro, ritenendo ormai evidente la chiusura di un ciclo. Ho sempre inteso la Politica come servizio e non sopporto l'idea di chi si affeziona alla poltrona, né vorrei che tale affectio mi si attribuisse».

«Con la presente – continua – formalizzo la mia astensione alla partecipazione dalle attività delle commissioni consiliari permanenti».

«Ritengo doveroso comunicare che da subito non parteciperò alle sedute di commissione almeno fino al giorno in cui si discuterà la sfiducia e – conclude Cucinotta – mi limiterò a partecipare ai lavori di Consiglio Comunale che avranno all'Odg provvedimenti importanti e risolutivi per le sorti della città, rinunciando sin da subito al gettone di presenza».

DLT