Ialacqua presenzia alla protesta dei pinellini, scoppia il caso politico. L’Aula: «Dimettiti»

Forse i pinellini non lo sanno, ma più che una tenda hanno piantato una grana, facendo scoppiare un caso “mediatico” che inizia a produrre conseguenze per l'amministrazione Accorinti sul piano politico . La prima conseguenza dei fatti scaturiti dalla tenda montata di fronte all’Università è che nell’ultima seduta dell Consiglio comunale si è levata quasi unanime da parte dei consiglieri la richiesta di dimissioni dell’assessore Daniele Ialacqua, reo di aver partecipato insieme agli attivisti del Pinelli alla manifestazione davanti al tribunale in difesa dei due ragazzi fermati e contro le istituzioni; la seconda conseguenza è che – mentre il sindaco Renato Accorinti ha difeso ai microfoni di Rtp il diritto alla «resistenza passiva» nei confronti di chi è chiamato a far rispettare le regole – è toccato all’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, esprimere solidarietà al Corpo della polizia muncipale per sedare sul nascere una guerra “in casa” tra i vigili urbani e la massima autorità che li rappresenta , che per la legge è il sindaco. In un comunicato, Cacciola manifesta «gratitudine al personale che su precise disposizioni del Comando ed in linea con la strategia dell'Amministrazione, che si batte per il rispetto delle leggi, delle regole e del decoro urbano, ha svolto il proprio compito con grande impegno e professionalità».

La terza conseguenza è che, adesso, l’intero Consiglio comunale vuole sentire direttamente dalle parole di Accorinti da che parte sta, se dalla parte degli attivisti o dalla parte delle istituzioni , di cui lui oggi è un rappresentante. Molti consiglieri hanno inutilmente invocato la sua presenza in Aula, prolungando i lavori del Civico Consesso sino alle 16.30 del pomeriggio. La presidente Emilia Barrile ha addirittura proposto ai colleghi di “occupare” l’Aula sino a quando non si fosse “materializzato” il sindaco. Nonostante il grande ed insolito fermento in Consiglio comunale, Accorinti, alle prese con l’imponente sbarco dei migranti, è rimasto chiuso nella sua stanza, lasciando senza risposta i principali interrogativi emersi durante i lavori. Vale a dire, cosa pensa lui di quanto accaduto a Piazza Pugliatti e come giudica politicamente la partecipazione di Ialacqua alla protesta organizzata dai pinellini davanti a Palazzo Piacentini . Vicenda quest'ultima su cui i consiglieri hanno le idee molto chiare.

Per il capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta – che ha dato il la al dibattito in Consiglio comunale – si è trattato di un «comportamento inqualificabile», che rende necessaria la richiesta di dimissioni dell’esponente dell’esecutivo con delega all’ambiente. La sua tesi è stata sposata da gran parte dei colleghi, alcuni dei quali hanno hanno voluto sottolienare anche il fallimento amministrativo di Ialacqua, il cui operato – a detta ad esempio di Mondello, De Leo e Vaccarino – non ha portato alcun risultato nel settore dell’igiene cittadina.

Alla fine – a causa del mancato arrivo in aula del sindaco Accorinti – il dibattito in Consiglio comunale è rimasto “aperto”, ed aperto resta anche il caso Ialacqua. I consiglieri comunali, infatti, hanno fatto capire che non intendono sorvolare sulla sua partecipazione alla protesta inscenata davanti al tribunale dagli attivisti del Pinelli . Una presa di posizione compatta dell’aula che ha lasciato perplessa la consigliera Nina Lo Presti : «Il consiglio comunale – ha detto nel suo intervento – si infiamma sempre su questioni ideologiche, mentre quando si sono dovuti trattare argomenti importanti , il dibattito è stato addirittura posticipato dopo l’appovazione delle delibere». L’ex accorintiana si è chiesta anche come mai lo stesso rumore e la stessa indignazione non si siano registrati in occasione dell’incursione a Palazzo Zanca degli ambulanti, che nella loro visita a sorpresa hanno strattonato non solo i vigili ma anche l’assessore Patrizia Panarello e una dipendente dell’Ufficio di Gabinetto.

Al di là delle “scaramucce” tra consiglieri, in questa vicenda non si possono negare alcune contraddizioni interne all’esecutivo di Palazzo Zanca . Qual è la posizione ufficiale della giunta? Quella dell’assessore Ialacqua, che partecipa alla protesta e dà sostegno ai pinellini? Quella del sindaco, che giustifica la «resistenza passiva» nei confronti delle forze dell’ordine? O quella dell’assessore Cacciola, che difende l’operato dei vigili urbani, ribadendo che agiscono «in linea con la strategia dell'Amministrazione»? Le tre posizioni sono tra loro inconciliabili. Eppure, Ialacqua, Accorinti e Cacciola siedono nella stessa giunta e dovrebbero condividere la stessa idea di città ed il medesimo senso delle Istituzioni. I fatti degli ultimi giorni aprono una voragine ideologica tra i vari esponenti dell’esecutivo. Che non è e non può essere considerato un dettaglio da poco.

Danila La Torre