Il movimento Vivi Torregrotta accusa: “I cittadini pagheranno l’Irpef comunale più alta”

“Nella seduta consiIiare del 26 giugno, i consiglieri comunali di maggioranza Carmelo Giordano, Pasquale Amico, Vincenzo Tita, Franco De Gaetano, Nicola Spada, Filippo Mancuso, Antonino Impalà e Salvatore Santangelo hanno votato un aumento record dell’addizionale IRPEF comunale che costringerà i cittadini torresi a pagare la tassa più alta di tutto il comprensorio tirrenico”. E’ la denuncia del movimento Vivi Torregrotta che aggiunge: “Grazie a quest’azione decretata dai consiglieri che sostengono l’amministrazione Caselli, i cittadini torresi vedranno sottrarsi dalle loro tasche lo 0,8 % dei loro redditi imponibili, (che corrisponde all’1,2% sul netto in busta paga), la più alta aliquota consentita che andrà a sommarsi alla tassa regionale. La maggioranza consiliare dichiara di essere costretta a recuperare circa 400.000 euro dall’addizionale IRPEF per i minori trasferimenti dallo stato e dalla Regione, scaricando le proprie responsabilità”.
Il gruppo aveva proposto in aula la percentuale dello 0,1 % ed una esenzione del pagamento dell’addizionale fino al reddito di 12mila euro “per alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie già tartassate dall’IMU e da tutti gli altri tributi, in un momento di crisi economica e lavorativa. Contestualmente, però, al fine di consentire maggiore liquidità e non sospendere alcun servizio a favore dei cittadini, il movimento ha responsabilmente sollecitato l’amministrazione Caselli a darsi una mossa nel recuperare le ingenti somme che il Comune di Torregrotta vanta da numerosi creditori, azzerando contestualmente tutte le spese inutili”.
Vivi Torregrotta conclude: “Adesso aspettiamo la prossima mazzata, l’IMU. Potremmo consolarci pensando che tutti questi soldi serviranno al Comune di Torregrotta per erogare servizi efficienti. Ma basta guardarsi un po’ attorno per capire che la situazione è differente”.