Va in porto la prima delibera, nuovi attriti tra Udc e Dr per il terzo revisore dei conti

Quattro mesi dopo l’ingresso a Palazzo Zanca dell’amministrazione Accorinti va finalmente in porto la prima delibera. Si tratta della n. 70 del 30 luglio 2013, proponente l’assessore al Bilancio Guido Signorino, ed è l’atto che approva le modifiche al “Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni”. Un provvedimento che in realtà risale all’epoca del Commissario Croce, tanto che nel documento discusso in queste settimane nell’aula del Civico consesso era inserita proprio la delibera presentata lo scorso 18 aprile proprio da Croce. Un passo avanti è comunque stato compiuto. Dopo sedute fiume dedicate all’approvazione dei numerosi emendamenti presentati da alcuni consiglieri comunali, il Consiglio ha detto sì alle modifiche che serviranno a regolamentare in modo più chiaro tutto il vasto campo delle affissioni pubblicitarie, settore che tra l’altro dovrebbe rappresentare anche un discreto ritorno economico per le casse di Palazzo Zanca. I lavori si erano bloccati durante la seduta di lunedì su un emendamento presentato dalla consigliera Dr Elvira Amata ma che non aveva trovato il parere favorevole del Dirigente Romolo Dell’Acqua. Era stato ipotizzato un subemendamento che però a sua volta è rimasto senza parere favorevole fino alla decisione di ritirare tutto e procedere al voto che ha sancito l’entrata in vigore delle modifiche.

Non solo affissioni pubblicitarie però. All’ordine del giorno anche l’elezione del terzo Revisore dei Conti che mancava dallo scorso 15 marzo, quando Domenico Maesano aveva lasciato il collegio senza un elemento. Nel frattempo, dopo che il consiglio aveva eletto Giuseppe Zingales, anche Panzera ha salutato Palazzo Zanca. Dunque la necessità di ricostituire l’organo e l’elezione di Federico Basile, espressione dei Dr già alla scorsa seduta, che ha incassato 24 voti favorevoli. In tre hanno lasciato la scheda bianca, un voto è andato a Faraone proposto da Pippo Trischitta, capogruppo Pdl. Come avvenuto durante la scorsa votazione per il revisore, a tenere banco ancora una volta il braccio di ferro tra i Democratici Riformisti e l’Udc, sulla carta nella stessa coalizione, ma in aula “antagonisti” pronti a farsi lo sgambetto ad ogni buona occasione. In prima battuta era stata la votazione per la vicepresidenza del consiglio comunale in cui l’alleanza tra Pdl e Dr era riuscita a soffiare per un voto la carica all’Udc. Il gruppo che fa capo al Ministro D’Alia si era poi “vendicato” durante l’elezione del revisore in cui a contendersi il ruolo erano proprio Giuseppe Zingales per l’Udc e Federico Basile per i Dr. Quella volta ad avere la meglio però l’Udc che era riuscito a piazzare il “suo” revisore grazie anche ai voti di Pd e liste collegate. La “vendetta” dei Dr non si è fatta attendere: nonostante le contestazioni del capogruppo Udc Mario Rizzo che aveva chiesto la presenza in aula dei 2/3 dei consiglieri prima di procedere al voto, richiesta rimasta inascoltata, il Consiglio ha scelto. L’intero gruppo Udc ha abbandonato l’aula prima di votare, l’asse Dr-Pdl, questa volta con il supporto di Pd, liste collegate e Megafono ha portato nel collegio l’ex consigliere di quartiere ed ex Mpa Federico Basile. A questo punto non resterà che attendere la contromossa alla prossima occasione utile.