Signorino ritira la delibera Ato3 per le modifiche, si torna in aula a settembre

Alla fine la delibera è stata ritirata. Si è chiusa così la seduta del Consiglio Comunale convocata alle 12 di oggi e finita nel primo pomeriggio. Il vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino, che aveva proposto il documento insieme al collega di giunta Daniele Ialacqua, ha così deciso di ritirare l’atto affinchè si possano inserire le modifiche richieste in questi giorni dai consiglieri della Commissione Bilancio e ribadite anche oggi in aula.

Da giorni a Palazzo Zanca lavoro frenetico su questo atto che sta rappresentando il primo banco di prova per amministrazione e consiglio. La delibera è quella che riguarda il riconoscimento dei crediti che l’Ato3 vanta dal Comune dal 2007 al 2012 come debiti fuori bilancio, l’accesso al fondo di rotazione regionale per colmare i debiti e la restituzione in 10 anni delle somme che la Regione invierebbe nei prossimi tre anni. Una materia “difficile” da sbrogliare in pochi giorni, un passaggio chiave per le sorti di Palazzo Zanca che potrebbe così tirare una boccata di ossigeno, almeno su questo fronte.

Oggi in Consiglio è stato ribadita dai vari consiglieri la necessità di modificare il punto che riguarda i 2.800.000 relativi al 2007 e frutto di un contenzioso tra Ato3 e Comune. Richiesta avanzata già durante la seduta dello scorso 14 agosto, sottolineata durante le riunioni di commissione di questi giorni a accolta dall’amministrazione. E’ stata infatti decisa una transazione e il ritiro del ricorso, oggi i legali si sono incontrati per definire l’atto, ci vorrà qualche giorno per effettuare tutte le procedure necessarie. In aula anche il Ragioniere Generale Ferdinando Coglitore aveva consigliato il ritiro della delibera per procedere prima alla transazione. A questo punto però fondamentale, per l’amministrazione, è seguire il percorso più spedito verso la risoluzione di tutta la questione. Signorino, prima di optare per il ritiro, aveva infatti chiesto ai Dirigenti presenti in aula e alla Presidente Barrile garanzia sul fatto che l’iter non sarà rallentato.

Buona collaborazione è stata mostrata dai diversi gruppi politici che durante tutti gli interventi ha puntato a sottolineare la positività del clima in cui ci si è trovati a lavorare in questi giorni, nonostante la complessità della materia, e la volontà di scegliere il percorso che possa portare reali benefici per la città.

Un altro punto su cui si sono soffermati alcuni consiglieri sono stati i pareri rilasciati dai Dirigenti sulla delibera. “Troppi pareri condizionati” sia da parte del Dirigente alle partecipate Cama che da De Leo a cui era toccato quello della Ragioneria Generale, hanno osservato i consiglieri. D’accordo su questo aspetto il Segretario generale Santi Alligo che ha chiesto ufficialmente ai Dirigenti di essere chiari ed eventualmente di fornire la motivazione di eventuali pareri condizionati. La Presidente Barrile ha annunciato che farà richiesta formale affinchè i Dirigenti esprimano pareri più “chiari” in modo da dare la possibilità al Consiglio di lavorare serenamente e senza l’ansia di eventuali future responsabilità di atti non corretti. Sia il Ragioniere Coglitore che il Dirigente Cama hanno risposto alle osservazioni spiegando che si trattava solo di aspetti tecnici che però saranno sistemati nella nuova versione della delibera che a questo punto dovrebbe tornare in aula il prossimo lunedì 2 settembre.

Ad assistere alla seduta anche il Presidente di Tirrenoambiente Antonello Crisafulli. La discarica di Mazzarrà batte cassa, l’Ato3 ha versato nei giorni scorsi 750mila euro e ieri è stato stabilito il trasferimento di altri 400mila euro, ma queste cifre non bastano per sanare il debito che si trascina da anni. Un salvagente sarà rappresentato proprio dai soldi che arriveranno dal fondo di rotazione, ma a Mazzarrà ormai interessa poco il modo in cui Messina pagherà i debiti. Non c’è più tempo perché entro due mesi non sarà più possibile scaricare a Mazzarrà, per evitare questo servono gli interventi di completamento degli impianti, ma senza soldi Tirrenoambiente ha le mani legate. Dopo la seduta Crisafulli ha spiegato che convocherà al più presto il Consiglio di amministrazione della società per decidere il da farsi, considerata l’impossibilità di intervento dell’Amministratore delegato Pino Innocenti che ieri è stato coinvolto in un incidente stradale (vedi articolo a parte). Nel frattempo Messina potrà continuare a scaricare. Ma non si sa ancora per quanto.

Questi i consiglieri presenti oggi in aula: Carlo Abbate, Piero Adamo, Pio Amadeo, Emilia Barrile, Angelo Burrascano, Claudio Cardile, Simona Contestabile, Giovanna Crifò, Nicola Crisafi, Carmela David, Giuseppe De Leo, Daniela Faranda, Lucy Fenech, Libero Gioveni, Rita La Paglia, Nina Lo Presti, Franco Mondello, Francesco Pagano, Pierluigi Parisi, Mariella Perrone, Ivana Risitano, Mario Rizzo, Antonella Russo, Giuseppe Santalco, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Luigi Sturniolo, Giuseppe Trischitta, Daniele Zuccarello.

Francesca Stornante