Slitta la votazione sulla tasi, che fa gola a molti consiglieri. E in aula arriva anche la tari

La votazione sulla delibera Tasi slitta di 24 ore. Il Consiglio comunale, convocato per ieri pomeriggio alle 18.30 ed iniziato alle 21 passate, si è concluso con un nulla di fatto, perché – ancora prima che la presidente Emilia Barrile decidesse di aggiornare la seduta ad oggi pomeriggio – è caduto il numero legale sulla mozione del consigliere di area Pd, Giuseppe Santalco, che chiedeva la convocazione in aula del neo commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò.

Le somme della tasi, pari ad oltre 9milioni di euro (vedi qui) restano momentaneamente in stand-by, ma c’è grande fermento tra i consiglieri comunali su come ripartire le ingenti risorse che il Comune incasserà prelevandole dalle tasche dei cittadini.

Anche ieri pomeriggio, quando bisognava già essere in aula a discutere e votare a delibera, si è tenuta una riunione fiume tra il vice-sindaco Guido Signorino ed i gruppi consiliari , che vogliono decidere come spendere i soldi tasi e cercano l’accordo con l’Amministrazione per rivedere quanto previsto nella delibera approvata in giunta.

Secondo il provvedimento esitato dall’esecutivo i 9.608.453 euro avrebbero la seguente destinazione: 850 mila euro per manutenzione strade, marciapiedi, piazze e illuminazione delegata alle circoscrizioni, in proporzione all'estensione territoriale; 120 mila euro per manutenzione verde delegata alle circoscrizioni; 1.358.453 euro per manutenzione strade, marciapiedi, ville, ponti di competenza dell'ente; manutenzione ville e verde pubblico (scerbature, potatura alberi, manutenzione radici, messa in sicurezza alberi) arredo urbano; 300 mila euro per la valorizzazione beni culturali; 500 mila per protezione randagismo; 1 milione per illuminazione pubblica; 550 mila euro per manutenzione griglie di scolo acque piovane; 1,8 milioni per protezione civile, difesa del suolo e salvaguardia ambientale torrenti; 600 mila per i mercati; 150 mila euro per sicurezza pubblica e vigilanza urbana (es. installazione di telecamere); 1 milione per i servizi sociali.

Tuttavia, i consiglieri comunali non ci stanno a fare la parte dei semplici “notai” ed ognuno vuole lasciare la propria traccia sui quei fondi, decidendo cosa farne e mettendoci il cappello.

Il modus operandi dei colleghi suscita la reazione sdegnata dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo: « In questa ancor più che in altre occasioni, ci siamo resi conti di essere fuori posto. Fa strano vedere tutti i partiti tradizionali sedersi al tavolo con un’amministrazione che in campagna elettorale sbandierava ben altri principi a dividersi la torta. Noi non vogliamo partecipare al banchetto, sebbene qualche collega ci abbia detto che questa è politica. Per noi la politica è un’altra cosa». Anche il consigliere Daniele Zuccarello si dissocia dal resto dei colleghi: «Da due giorni stanno cercando di mettersi d’accordo, ogni consigliere pensa a curare il proprio orticello. Tutti – continua Zuccarello – sapevano che ieri sera sarebbe caduto il numero legale, in questo modo avranno altro tempo per fare accordi e poi potranno far passare la delibera con soli 16 consiglieri in aula ».

Stasera, infatti, basteranno 16 consiglieri per considerare valida la seduta, durante la quale approderà in aula, anche questa all’ultimo momento utile, la delibera sula tari, la tanto odiata tassa sui rifiuti, che ha icassato il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. La proposta passerà prima dalla commissione bilancio – convocata in seduta straordinaria alle 15 – e subito dopo in Consiglio Comunale. Gli esponenti del Civico Consesso avranno a disposizione solo un paio d’ore per studiare il piano finanziario relativo alla gestione dei rifiuti, che grava sulle spalle dei cittadini per oltre 43 milioni di euro. Ancora una volta, in pratica, la giunta Accorinti chiederà al Consiglio comunale di votare un atto così importante quasi a scatola chiusa, in piena fiducia e a scadenza imminente. Tari e Tasi infatti vanno infatti approvate entro e on oltre il 30 luglio, cioè oggi.

Come ricorda la presidente del Consiglio Barrile sono invece già abbondantemente scaduti i termini per l’approvazione del bilancio consuntivo 2014 e scadono domani quelli per l’adozione del bilancio di previsione 2015. In una nota indirizzata al segretario/direttore genarle Antonio Le Donne, al sindaco Renato Accorinti, al vice-sindaco ed assessore al bilancio Guido Signorino, al ragioniere generale Antonino Cama e per conoscenza al Collegio dei revisori dei conti, al presidente della I commissione Carlo Abbate e a tutti i capigruppo, la massima esponente del Civico Consesso chiede con urgenza l’invio in aula delle proposte di deliberazione relative ai citati documenti finanziari «al fine di evitare al nostro Ente gli oneri finanziari derivanti dal probabile insediamento di commissario ad acta».

Danila La Torre