Aspettando il bilancio di previsione 2014, il commissario ad acta detta i tempi per il consuntivo 2013

Il caos scoppiato con i servizi sociali, che rischiavano di bloccarsi a partire dal 1.ottobre causando un danno enorme, tanto agli assistenti quanto agli assistititi, è la dimostrazione che un Comune senza bilancio è come una cassaforte senza la chiave per aprirla. Magari dentro la “cassaforte” di palazzo Zanca non ci saranno tutte le risorse che servirebbero per dare riposte ai tanti settori in crisi di questa città ma si possono trovare almeno quelle risorse minime per garantire i servizi essenziali.

Il Comune di Messina si trova in questo momento con un doppio “handicap”, perché non ha ancora né il bilancio di previsione 2014 né il bilancio consuntivo 2013. L’amministrazione si ritrova, quindi, costretta ad operare in dodicesimi – con i singoli Dipartimenti che non possono spendere neanche un euro in più delle somme stanziate nell’esercizio precedente – e per di più con le spese bloccate, visto che l’ultimo consuntivo approvato è quello relativo all’anno 2012, sonoramente bocciato dalla Corte dei Conti, che con delibera n.58 ha disposto la «sospensione dei programmi di spesa non obbligatori ed indispensabili» e precluso altresì all’ente «l’assunzione di impegni e il pagamento di spese diversi da quelli dovuti per legge».

La situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca resta drammatica. Persino il Piano di riequilibrio, con cui si spera di poter accedere alle risorse del Fondo di Rotazione nazionale, senza i bilanci approvati perderebbe la sua ragion d’essere. Se sul previsionale tutto tace ed è ormai scontato che non sarà rispettato il termine del 30 settembre – del resto lo scorso anno si è arrivati al 30 dicembre e quello prima addirittura al 31 dicembre – qualcosa si muove per il rendiconto 2013.

Dopo vari tentativi andati a vuoto per vari motivi, si è finalmente tenuto l’incontro – in sede di conferenza di capigruppo – tra i consiglieri comunali, il sindaco Renato Accorinti, il vice-sindaco Guido Signorino, il segretario/direttore generale Antonio Le Donne, il ragioniere generale Antonio Cama i revisori dei conti (Zaccone, Zingales e Basile) ed il commissario ad acta nominato dalla Regione , Antonio Garofalo.

Il funzionario regionale non si è voluto esprimere circa l’opportunità o meno di emendare il consuntivo con un maxi- emendamento – strada intrapresa da Signorino e Le Donne per “aggiustare” il documento contabile alla luce delle criticità evidenziate dal Collegio dei revisori dei conti – ma ha tracciato il percorso che dovrà portare alla discussione ed alla votazione in Aula.

Innanzitutto, ha “messo in mora” l’amministrazione Accorinti, concedendole 15 giorni per preparare il maxi-emendamento. Entro i tre giorni successivi, l’esecutivo di Palazzo Zanca dovrà formalmente adottare il provvedimento ed inviarlo immediatamente ai revisori de conti. Il presidente Zaccone ha comunque fatto sapere che, probabilmente, al Collegio serviranno meno dei 20 giorni previsti dalla legge per esprimere il parere obbligatorio ma non vincolante . Una volta che il maxi-emendamento sarà corredato dal parere dei revisori dovrà essere trasmesso agli atti della Commissione Bilancio, la quale – a sua volta- avrà a disposizione un massimo di 20 giorni per analizzarlo e votarlo prima di farlo approdare in Consiglio Comunale.

Non appena il consuntivo farà il suo “ingresso” in Aula, scatterà la diffida nei confronti del Consiglio Comunale, che a quel punto non avrà più alibi e dovrà obbligatoriamente esprimersi sul rendiconto 2013 nei tempi che deciderà il commissario ad acta. Nel caso in cui non rispettassero il termine imposto da Garofalo, i consiglieri rischierebbero di decadere. Ma siamo sicuri che questo è un rischio che i 40 consiglieri comunali non correranno mai.

Al termine della conferenza dei capigruppo, il commissario ad acta si è intrattenuto per qualche minuto con la presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, che nei giorni scorsi – dopo essere venuta a conoscenza di una lettera di Cama con la quale erano state date informazioni errate sull’iter del Consuntivo e sulle azioni del Consiglio comunale – aveva preso in mano la situazione e cercato una interlocuzione diretta. «Sono molto soddisfatta di come si è svolto l’incontro», ha commentato la Barrile, contenta anche di non essere stata ad aspettare gli eventi ma di essersi fatta promotrice di una riunione che ha avuto per protagonisti anche i consiglieri comunali. Perché, alla fine della fiera, è il Consiglio comunale che dovrà assumersi la responsabilità di votare il bilancio consuntivo 2013.

Danila La Torre