Bilancio di Palazzo Zanca, il commissario detta i tempi: va votato entro il 6 ottobre

Tempi ancora più stretti, ma d’altronde sembra logico che sia così, per il consiglio comunale. Il bilancio di previsione dovrà essere approvato entro il 6 ottobre, come chiarisce una nota del commissario ad acta insediatosi venerdì scorso a Palazzo Zanca. Domencio Mastrolembo Ventura, funzionario direttivo del dipartimento regionale delle Autonomie locali, ha dato sette giorni di tempo (e non 30 come in teoria prevedeva il decreto dell’assessore Chinnici) a partire dalla data della prima seduta utile di Consiglio (il 29 settembre, per inciso) per votare il bilancio. Se questo lasso di tempo passerà infruttuosamente, il consiglio comunale verrà prima sospeso e poi sciolto. Un’eventualità che nessuno si augura, i consiglieri comunali in primis, ovviamente “affezionati” ai propri scranni municipali.

Discorso diverso è prevedere se e come verrà approvato questo bilancio. Le perplessità emerse in queste settimane non sono state fugate, la relazione dei revisori dei conti, seppur conclusa con parere positivo, non rende meno grigie le nubi sui numeri di un Comune che deve affrontare troppe incertezze: dai debiti fuori bilancio alla dismissione degli immobili, dalle società partecipate (Atm e Messinambiente su tutte) alle entrate tributarie. Non meno importanti sono le incertezze politiche, che costrigono l’Amministrazione a fare i conti con altri tipi di numeri, quelli di una maggioranza che vacilla ogni volta che è chiamata a sostenere la giunta, compreso il sindaco, “caduto” clamorosamente sull’affaire Atm. L’Udc, come al solito, sarà l’ago della bilancia. Ed è questa l’unica, vera costante di questi oltre tre anni di amministrazione Buzzanca.