Tra un’emergenza rifiuti e un’emergenza acqua…. la solita crisi finanziaria di Palazzo Zanca

Non ancora superata del tutto l’emergenza rifiuti, che dura da oltre un mese; quasi risolta l’emergenza idrica, che questa volta è stata un’emergenza “lampo” ma comunque intollerabile dopo i 21 giorni trascorsi a secco a cavallo tra ottobre e novembre; c’è una emergenza che, con il trascorrere dei mesi, a Palazzo Zanca sembra non conoscere fine: quella finanziaria.

Il Comune di Messina era e resta con un piede dentro il dissesto.

La cura Eller, immaginata da molti come una terapia d’urto, ad oggi si è rivelata blanda e poco efficace. Dimostrazione lampante sono i ritardi nella redazione dei bilanci, che si perpetrano anche in questa fase post Signorino. Ad oggi non c’è traccia ufficiale del consuntivo 2015, per il quale si è già insediato il commissario ad acta Antonio Garofalo, né del previsionale 2016 né del bilancio pluriennale 2016-2018. In assenza di atti ufficiali le voci si rincorrono, come ad esempio quelle sugli ingenti tagli alle risorse destinate ai servizi sociali. Indiscrezioni che hanno messo in allarme sindacati e lavoratori del settore e che sembrano trovare conferma in questo perdurante immobilismo.

Sul fronte bilanci infatti nulla si muove, quasi a non voler compiere passi che potrebbero rompere per sempre i precari equilibri politici all’interno della giunta Accorinti. Con Eller, in fondo, non è stato un matrimonio d’amore, nato dalla condivisione di ideali comuni, ma un matrimonio di “necessità”, per provare ad invertire la rotta in un momento particolarmente drammatico, in cui l’economia cittadina era paralizzata a causa della mancata approvazione del bilancio di previsione 2015 .

Oltre ad adottare i bilanci, entro il 30 settembre il Comune dovrà anche rimodulare il piano di riequilibrio, che – come ha ammesso l’assessore toscano – risulta già “squilibrato” per il mancato raggiungimento degli obiettivi in esso previsti.

La situazione di precarietà in cui si trova oggi l’ente è destinata ad aggravarsi allorquando terminerà la liquidità arrivata in cassa dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2015. I 70 milioni di euro trasferiti dal Ministero dureranno al massimo fino a settembre e se entro quella data non ci saranno i bilanci ricomincerà l’agonia finanziaria, i servizi e gli stipendi saranno nuovamente a rischio e i fornitori dovranno tornare ad attendere alla porta i pagamenti delle fatture.

Lo scenario appare oggettivamente desolante tanto quanto lo era nel 2013, quando però l’allora candidato Accorinti dichiarava ai nostri microfoni che «il dissesto era nei fatti», salvo poi – una volta eletto sindaco – riporre tutte le speranze di salvare il Comune nel piano di riequilibrio. Oggi, a distanza di tre anni e dopo tre diverse versioni della manovra finanziaria (con la quarta in arrivo), l’amministrazione si è resa conto che 10 anni non sono sufficienti per ripianare i debiti dell’ente e si è recentemente fatta promotrice di un emendamento per chiedere che la manovra finanziaria venga estesa a 30 anni .

Di bilanci e piano di riequilibrio si parlerà lunedì prossimo in commissione bilancio. Nella seduta di ieri, a tenere banco è stata invece la proposta di delibera con cui la capogruppo del Pd Antonella Russo intende sollecitare il Ministero ad inviare in riva allo Stretto i propri ispettori, al fine di passare ai raggi X i conti comunali e scoperchiare eventuali “anomalie”. La proposta ha incontrato la resistenza del capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta, il quale ritiene che non è compito del Consiglio comunale chiedere l’ispezione ministeriale. L’esponente azzurro ha quindi proposto di confrontarsi sull’atto firmato dalla Russo in presenza dell’assessore Eller, mentre il consigliere dell’Udc Franco Mondello ha chiesto che al dibattito in commissione partecipi anche il Collegio dei revisori dei conti, rimasto senza presidente dopo le dimissioni di Dario Zaccone. Messe a votazione, le mozioni di Trschitta e Mondello sono passate entrambe. La richiesta di ispezione ministeriale invocata da Antonella Russo sarà al centro della seduta della commissione bilancio che si terrà lunedì 8 agosto.

Intanto, i giorni passano, l’emergenza finanziaria resta e sebbene sia piena estate "si sta come d’autunno sugli alberi le foglie".

Danila La Torre