Sit-in dei lavoratori delle mense universitarie a rischio licenziamento

Un altro giorno di sciopero, un altro giorno di protesta per i lavoratori delle mense universitarie. La ditta La Cascina che gestisce il servizio, è la stessa che si occupa anche delle mense scolastiche per conto del Comune ma con diverso appalto, ha già avviato le procedure di licenziamento per nove dei suoi lavoratori. Un provvedimento a quanto pare causato dal drastico calo nei pasti forniti. Sembrerebbe, infatti, che negli ultimi anni il numero dei pasti sia sceso dai 380 mila giornalieri a 250 mila, sempre giornalieri. Le quattro mense cittadine, Papardo, Annunziata, Policlinico e centrale hanno dunque registrato una costante diminuzione nel numero di chi usufruisce dei pasti serviti a mensa. Diminuzione che adesso mette a rischio il futuro di 9 dei 24 lavoratori della ditta La Cascina. Domani ci sarà un incontro per provare a salvare tutti i posti di lavoro. Sindacati e lavoratori chiederanno all’azienda di individuare soluzioni alternative al licenziamento e hanno deciso di proseguire ad oltranza nella protesta fino all’incontro e dunque anche domani mattina saranno davanti alla sede della Mensa centrale presso la Casa dello studente a manifestare. Durante il sit-in di oggi proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, i segretari sindacali hanno spiegato che le responsabilità vanno ricercate anche in una gestione di tutto il servizio che non dipende solo dalla ditta La Cascina. L’Università e l’Ersu hanno grosse responsabilità e serve che anche loro siano presenti ai tavoli delle trattative. Carmelo Garufi della Filcams Cgil ha sottolineato che il calo dei numeri è normale se si considera che il pensionato della Casa dello Studente è chiuso da anni e che quindi gli studenti dislocati in varie zone della città non raggiungono le mense universitarie. A questo si aggiunge il fatto che molti docenti fissano le lezioni proprio negli orari di quella che dovrebbe essere la pausa pranzo. Dunque o si va a lezione o si va a mensa. Per questo i sindacati chiederanno che al tavolo delle trattative ci siano tutte le parti coinvolte nella vicenda. Non si può poi non pensare a quale sarebbe il servizio offerto riducendo da 24 a 15 gli addetti alle mense. Il sindacalista di Uiltucs Eliseo Gullotti si chiede come si potranno svolgere le attività nelle quattro mense messinesi che restano aperte tutti i giorni, quella centrale anche la domenica, e che lavorano sia a pranzo che a cena. Le risposte, forse, arriveranno durante l’incontro di domani. (Francesca Stornante)