Il Comune dalle casse in rosso investe nell’arte ed in consulenze esterne, per un affare da 150 mila euro

Nonostante le gravi ed oggettive difficoltà economiche, il Comune di Messina ha deciso di investire nell’arte ed in consulenze “specializzate” esterne . Poco meno di un anno fa, con Determina dirigenziale n.129, è stato infatti approvato il “Progetto integrato per la realizzazione di una galleria d’Arte Contemporanea all’interno del palazzo della Cultura Antonello da Messina”, per un importo complessivo di 150 mila euro. Obiettivo dell’amministrazione comunale: «valorizzare il proprio patrimonio artistico costituito da numerose tele e sculture». Vista la «particolare complessità ed importanza architettonica e culturale del progetto», il responsabile del procedimento, Giacomo Villari, con tanto di nota protocollata, ha “suggerito” al sindaco Giuseppe Buzzanca, promotore dell’iniziativa, « la designazione di due professionisti di fiducia, quali consulenti per la progettazione degli spazi e degli allestimenti museali nonché per la selezione delle opere d’arte da esporre e per la redazione di un catalogo ragionato delle opere». Suggerimento immediatamente accolto dal primo cittadino , che ha deciso di pescare le due professionalità fuori da Palazzo Zanca, individuando nell’architetto Antonio Virgilio, classe 1939, e nella dottoressa Giovanna Famà, classe 1960, dipendente della Soprintendenza ai beni culturali di Messina e già esperta a titolo gratuito del Comune, le persone giuste da “piazzare” nella Galleria d’arte . Con delibera n. 1191 dello scorso 7 ottobre , la giunta municipale ha, dunque, conferito i due incarichi, che costeranno all’amministrazione ben 18 mila 750 euro, rientranti nei 150 mila euro stanziati per la realizzazione della Galleria e così suddividi: 12 mila e 500 euro destinati a Virgilio quale « architetto museografo per la progettazione degli spazi e degli allestimenti» e 6 mila 250 euro alla Famà, in qualità «di storico dell’arte per la selezione delle opere e la redazione del catalogo». Senza nulla togliere al valore culturale del progetto sulla realizzazione della Galleria d’arte, probabile fonte d’attrazione anche per le migliaia di croceristi che sbarcano in città, la scelta di impegnare 150 mila euro, di cui quasi 20 mila euro per pagare i due consulenti esterni, risulta quantomeno inopportuna vista l’attuale situazione economico- finanziaria dell’Ente Comune, peraltro sotto costante osservazione da parte della Corte dei Conti, che proprio recentemente ha evidenziato le «gravi criticità» delle casse comunali. (vedi articolo correlato). Sul caso delle due consulenze esterne, interviene con una nota anche il coordinatore dei gruppi consiliari del PD, Felice Calabrò, il quale denuncia una sorta di “schizofrenia” della giunta guidata dal sindaco Buzzanca, che da un alto elargisce incarichi esterni a destra e a manca, sperperando denaro pubblico, e dall’altro sollecita, come recentemente avvenuto «con delibera n.1250 », i dirigenti comunali a «porre in essere, nel rispetto della normativa vigente, le azioni idonee alla riduzione, al contenimento, alla razionalizzazione, alla posticipazione e/o dilazione del pagamento delle spese e tutte le iniziative idonee alla intensificazione ed al perfezionamento delle misure atte all’accertamento dell’entrate, nonché attivare ogni iniziativa utile all’accelerazione ed all’incremento dell’entrate».Volendo semplificare, al Comune di Messina capita che su alcune questioni non si bada a spese, su altre vige il motto di una politica e austera e rigorosa. (Danila La Torre)