Stop agli 80 euro per il cero votivo, via libera a 118mila euro per i dirigenti ed ex dirigenti comunali

Palazzo Zanca non può spendere 80 euro per il cero votivo da offrire alla Madonna di Montalto, ma può liquidare quasi 118mila euro ai suoi dirigenti ed ex dirigenti. Con determina n.73 del 17 febbraio 2014, pubblicata lo scorso 29 maggio, è stata infatti disposta la liquidazione dell’ indennità dovuta ai capi Area per il periodo che va dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013.

Tuttavia, la contraddizione tra le due notizie è, almeno formalmente, solo apparente: se da un lato, infatti l’interruzione del tradizionale rito religioso si è reso necessario per il volere insindacabile delle Corte dei Conti, che vieta al Comune di sostenere spese che non siano indifferibili (vedi correlato); dall’altro lato, c’è un contratto regolarmente in vigore che dà il via libera all’erogazione delle somme per i capi area.

Quel che certamente colpisce è la contestualità delle due circostanze: proprio nella settimana in cui si è infiammata la polemica, con botta e risposta tra alcuni consiglieri comunali ed il sindaco Accorinti (vedi correlati) , a causa dell’impossibilità di spendere 80 euro per il cero votivo , si scopre che il Comune “premia” i suoi dirigenti con un’ indennità aggiuntiva e semplicemente dovuta per la posizione che occupano, così come da contratto.

Non a caso, l’atto emanato lo scorso 29 maggio, richiama la delibera di giunta n.1182 del 15 dicembre 2010 – rettificata qualche giorno dopo con nuova delibera dell’esecutivo di Palazzo Zanca- con cui è stato approvato il Contratto Collettivo Decentrato Integrativo area dirigenza del Comune di Messina anni 2006/2009

L’articolo 13 del suddetto contratto decentrato prevede che «all’incarico di capo area non va riconosciuta una retribuzione di posizione, ma un incremento del 10% della retribuzione di posizione maggiore nell’area…».

Il dirigente Giovanni Di Leo, che firma la determina n. 73, sottolinea che «non si è ancora proceduto alla corresponsione della succitata integrazione» e ritiene pertanto «di dover liquidare e pagare l’integrazione della retribuzione di posizione spettante ai Dirigenti Capi Area»

La somma complessiva da erogare ammonta ad euro 117.078,02 e, secondo quanto si legge, nella determina dirigenziale era stata accantonata nei Peg del 2011 (euro 41.488,96), del 2012 (euro 37.918,16) e del 2013 (euro 37.670,90) .

I beneficiari dell’indennità sono: Ferdinando Coglitore (ex ragioniere generale) 16.162,93 euro; Antonino Cama 1.969,95 + 1.532,42 euro; Giuseppe Mauro 1.532,42 euro; Provvidenza Castiglia 843,52; Carmelo Altomonte 3.3036,68 + 5.398,54; Letteria Pollicino 1630,84 euro; Mario Pizzino 5.061,10 euro; Antonio Amato 9.981,66 euro; Romolo Dell'Acqua 9.967,60 + 1.687,04 euro; Giovanni Bruno 3.514,72 euro; Salvatore De Francesco 9.784,82 euro; Giovanni Caminiti 9.700,46 euro; Antonio Cardia 421,76 euro ; Domenico Manna, 421,76 + 2.080,72 euro; Riccardo Pagano 604,58 euro; Vincenzo Schiera 4.737,78euro; Giacomo Leotta 3.584,98 euro; Natale Maurizio Castronovo 11.598,38 euro; Attilio Camaioni 8.013,42 euro; Maria Canale 2.657,10; segretario generale (Santi Alligo ndr) 576,42; e vice segretario (Giuseppe Mauro ndr) 576,42 euro.

Per dovere di cronaca, va detto che per il momento c’è l’impegno di spesa ma le somme non sono state ancora liquidate ai diretti interessati. Le casse di Palazzo Zanca sono al momento semivuote e si attende che entri liquidità prima di aprire i rubinetti in favore dei dirigenti di Palazzo Zanca.

Danila La Torre