Provincia, riorganizzazione degli Uffici: dieci dirigenti non ci stanno

Non si può parlare di muro contro muro, ma di contrattacco sì. La dirigenza della Provincia non sta guardare e presenta ricorso davanti al Tribunale Amministrativo di Catania contro l’ente nella persona del suo legale rappresentante Nanni Ricevuto. Alibrandi, Amato, Cappadonia, Carditello, Celi, Gitto, Musumeci, Schächter, Schifilliti e Sidoti Pinto: dieci su dodici hanno sottoscritto la richiesta inviata al Tar nel merito delle linee guida sancite dal Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi, modificato il 13 aprile scorso. Il punto che più degli altri ha spinto i firmatari ad appellarsi al Tribunale, è la successiva decisione di Ricevuto di affidare nuovi incarichi di “coordinatori di area”, come da determina n.173 del 10 maggio 2011, e la costituzione della “conferenza di direzione”. Quest’ultima entrerebbe in netto contrastato con le attribuzioni consegnate al consiglio come unico organo demandato ad esercitare indirizzo e controllo di carattere politico-amministrativo.

La normativa statale e contrattuale inoltre, attribuisce solo ai dirigenti piena autonomia di gestione, escludendo i funzionari, che invece sarebbero dotati di tale stessa autonomia. Ma sarebbero diverse le normative in contrasto con il quadro organizzativo definito dopo l’approvazione di tali atti. Da qui la richiesta di annullamento del provvedimento impugnato, cioè la delibera di modifica del Regolamento e i successivi atti legati. Tra l’altro è utile ricordare che rispetto al procedimento della deliberazione di giunta risulta già esserci in atto un ricorso al Tar presentato dal movimento politico Sicilia Vera, in questo caso finalizzato alla difesa delle prerogative del consiglio provinciale. (DANILA LA TORRE)