Corelli, il presidente Ministeri: “Sta tornando ad essere una grande famiglia”

Al Conservatorio Corelli, negli ultimi tempi, sembrava essersi disperso un po' quello spirito di "grande famiglia" che aveva sempre contraddistinto e accompagnato la vita dell'Istituto. Adesso, complice certamente il rinnovo dei vertici, è stata avviata una fase nuova, dove, dai primi segnali, pare profilarsi nuovamente quel clima sereno, di condivisione, anche nell'affrontare le numerose problematiche che si prospettano. E’ stata infatti siglata nei giorni scorsi la contrattazione 2016 ed in tempi brevissimi, sin dal 19 dicembre sarà avviata la contrattazione per il 2017, fatto questo che consentirà la programmazione per il nuovo anno, superando così alcuni ritardi ereditati dalle passate gestioni.

"Sono felicissimo per il positivo esito di questa contrattazione, penso sia il miglior segnale per quella stagione di cambiamento e consolidamento che intendiamo mettere in atto- dichiara Giuseppe Ministeri, che da fine luglio ricopre la carica di Presidente del Conservatorio- Voglio, sentitamente e doverosamente, ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo importantissimo risultato: la Direzione che ha saputo gestire la questione pur nel delicato momento di avvicendamento, i Direttori amministrativi di cui mi onoro di avvalermi, i Sindacati per il prezioso contributo apportato e sopratutto per l'approccio costruttivo, gli RSU che hanno dimostrato attaccamento vero all'Istituzione".

Tuttavia la contrattazione appena definita si riferisce al 2016, quindi vi è stato un grande ritardo nell'affrontare la vicenda "Assolutamente sì, ma è dipeso da tanti fattori, che sono stati rappresentati e compresi dalle parti. Il sottoscritto se l’è ritrovata ma ho cercato di superare le difficoltà ereditate. Per il 2017 abbiamo decisamente cambiato passo: ci si è già dati appuntamento al 19 dicembre. Questo consentirà la programmazione che troppo spesso manca nelle Istituzioni culturali."

L'Istituto, che a luglio ha inaugurato la nuova sede, ha di fronte a sé tante questioni da affrontare "La nuova sede è assieme un fatto largamente positivo, direi fondamentale per il nostro Istituto, ma anche problematico per le spese di allestimento, e sopratutto mantenimento. Per questo confido in tutti e in particolare in chi si siede nel tavolo di contrattazione: collaborare, confrontarsi, trovare soluzioni, significa fare il bene dell'Istituzione, e credo che tutti noi dovremmo tenere solo a questo principio. E poi, a proposito di trattative, come diceva Luciano Lama, chi tratta, vince ."

Chiusa questa fase per il 2016 adesso dal 19 dicembre sarà possibile lavorare sul fronte 2017 e quindi programmare, anche in sinergia con le istituzioni culturali del territorio, una serie di attività.