Dopo l’Ars anche il Comune di Rometta contro Giletti: “C’è una Sicilia onesta e perbene”

Spesso e volentieri, per non dire ormai a scadenza periodica, a L’Arena di Giletti si assiste al tiro al bersaglio contro la Sicilia.

L’isola viene dipinta come la mamma di tutte le nefandezze e di tutti gli sprechi, popolata da una classe politica dedita alla delinquenza, da cittadini incivili e incapaci di ribellarsi al clientelismo. Insomma, una Regione “sputacchiera” di un Paese in declino. Le ultime due puntate domenicali (dedicate ai vitalizi), in una delle quali si è assistito anche allo show di Crocetta, hanno scatenato una levata di scudi da parte di quanti, e sono migliaia, costituiscono l’ossatura di una Sicilia perbene ed onesta.

Il primo a tuonare, mentre ancora erano in corso entrambe le trasmissioni (la prima con ospite il deputato Marco Falcone sui vitalizi e la seconda con Crocetta su sprechi & affini), è stato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che ha dato mandato ai legali, a tutela dell’immagine dell’Assemblea, per una querela nei confronti di Giletti e de L’Arena, trasmissione di Rai 1.

Adesso, lancia in resta, c’è il comune di Rometta, attraverso una mozione presentata dai consiglieri comunali Franco Russo, Francesca Giordano, Paola Visalli, Antonio Barbera, Rossella Saccà, Franco Rizzo, Franca Cavallaro, Nino De Gaetano, Paolo Saija, Alberto Magazu', Andrea Cordaro e Pietro Bertè.

Vogliamo tornare sulle note vicende che hanno caratterizzato non pochi pomeriggi domenicali della trasmissione di RAI UNO "L'arena", condotta da Massimo Giletti, con una MOZIONE che stigmatizza le generalizzazioni che si è ritenuto di effettuare sul nefasto sperpero di denaro da parte delle Amministrazioni pubbliche siciliane. Con detta mozione si invita il Sindaco Nicola Merlino ad intraprendere le opportune iniziative, e forme di protesta, volte ad evidenziare che, anche in Sicilia, come nel resto dell'Italia, accanto ad Amministratori disonesti o che sperperano denaro pubblico ve ne sono altri che svolgono la loro attività pubblica in modo onesto e generoso al servizio esclusivamente del bene comune e degli interessi generali della collettività e, fra questi, sicuramente, gli Amministratori ed i Consiglieri comunali di Rometta”.

Nella mozione si evidenzia come nella trasmissione domenicale emergono univoche generalizzazioni che portano a considerare gli sprechi e lo sperpero di denaro pubblico come l’unica regola di un sistema che in Sicilia si autoalimenta a fronte di procedure virtuose evidentemente praticate in altre parti d'Italia.

“Questa non obiettiva maniera di informare- si legge nel documento- peraltro attraverso il servizio pubblico, è stata preceduta da molti altri servizi effettuati, sempre nella stessa trasmissione domenicale, tutti volti ad evidenziare le negatività e gli indubbi sprechi di risorse pubbliche che si verificano nelle pubbliche amministrazioni siciliane”.

Da amministratori e da politici che ben sanno che nell’isola gli esempi di gestione nefasta del denaro pubblico non mancano (esattamente come non mancano anche in altre Regioni) i consiglieri comunali di Rometta auspicano puntuali e rigorosi interventi da parte della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica.

“Ritenuto lo sperpero sistematico di denaro pubblico per clientele, privilegi, corruzione, presente in tantissime amministrazioni pubbliche italiane la principale causa della crisi economica e finanziaria, con l'enorme debito pubblico generato, e, quindi, della drammatica situazione che sono costretti a vivere tante famiglie italiane stigmatizziamo questo modo non obbiettivo di rappresentare la generosa onesta e laboriosa stragrande parte della gente siciliana e gli amministratori pubblici siciliani che con sacrifici e passione si impegnano per contribuire alla crescita sociale e civile delle comunità siciliane”.

I consiglieri portano ad esempio proprio Rometta, comune SICILIANO di circa 7000 abitanti ricordando alcuni fatti:

1)con la prima delibera di Giunta e la prima delibera di Consiglio di questa Amministrazione, si è provveduto:

a) a ridurre l'indennità di carica del Sindaco e degli assessori del 50% ; seguiti dal Presidente del Consiglio con identica riduzione (50%);

b) ad eliminare i gettoni di presenza per la partecipazione alle Commissioni consiliari; i Consiglieri comunali percepiscono il gettone di presenza solo per la partecipazione ai Consigli comunali;

c) nessun amministratore comunale ha mai richiesto la corresponsione di missioni o rimborso spese;

d) tutti gli amministratori comunali, compreso il Sindaco, adoperano il proprio telefonino;

“Così facendo si consegue un risparmio annuo di oltre 60.000,00 euro che, quindi, nei cinque anni, faranno conseguire un risparmio al Comune di oltre 300.000,00 euro. Le risorse così risparmiate sono state già destinate anche alla parte più economicamente debole della nostra comunità attraverso il servizio civico ed il baratto amministrativo. Per questo invitiamo il sindaco ad effettuare le dovute rimostranze, alla RAI ed ai responsabili della trasmissione domenicale "l'arena", per la continua evidenza data esclusivamente alle Amministrazioni pubbliche siciliane che sperperano denaro pubblico ingenerando nell'opinione pubblica nazionale il convincimento che tutti i siciliani che si occupano dell'amministrazione della cosa pubblica rubino o, al meglio, sperperano soldi pubblici. Il danno prodotto da tali indegni amministratori pubblici siciliani alla splendida terra di Sicilia viene ulteriormente amplificato a discapito del difficile impegno degli Amministratori pubblici siciliani onesti che con sacrificio e passione servono esclusivamente gli interessi generali della propria collettività, e, fra questi, sicuramente, gli Amministratori ed i Consiglieri comunali di Rometta".

Rosaria Brancato