Il Tar Toscana accoglie il ricorso per i piccoli uffici postali. In Sicilia non si muove foglia

“In Toscana sia il governatore Rossi che l’Anci Toscana fanno quadrato per difendere gli sportelli postali che Poste Italiane vorrebbe chiudere dal prossimo lunedì; a Firenze giovedì scorso si è tenuta una manifestazione di protesta davanti alla sede regionale delle Poste Italiane alla quale hanno aderito tutti i sindaci. Il nostro governatore Crocetta e l’Associazione Nazionale Comuni Sicilia, invece, risultano non pervenuti”. Parole del presidente della I circoscrizione, Vincenzo Messina, che ricorda di aver spronato il sindaco Accorinti a partire dallo scorso 6 febbraio e di averlo invitato ad un Consiglio di quartiere lo scorso 3 settembre. Accorinti non ha potuto partecipare, a causa di altri impegni, ma ha ricordato la delibera di giunta numero 150 dello scorso 17 marzo, con la quale si indicava il percorso da seguire.

Il problema – afferma Messina – “è che non è stato raggiunto nessun risultato. Il Tar Toscana, invece, ha accolto il ricorso di sospensione del provvedimento di chiusura presentato per tutti i Comuni interessati dall’Anci Toscana. Un provvedimento che genera speranza se non fosse che la Regione è distante, l’Anci dormiente e il sindaco non riesce a individuare le priorità di vivibilità dei propri concittadini. Considerato che ad oggi l’Amministrazione Comunale non ha prodotto alcun atto concreto – conclude il presidente – riteniamo che lunedì 7 sia necessaria la presenza di tutti presso la stanza del sindaco per far capire quale strada intraprendere”. La strada potrebbe essere, anche in questo caso, quella del ricorso al Tar, che adesso il Comune sembra voler perseguire con più forza.

A soffrire del provvedimento saranno soprattutto gli anziani abitanti in borghi periferici o rurali, che non possono sobbarcarsi distanze chilometriche per usufruire di servizi essenziali. Anche ieri, a palazzo Zanca, la protesta di un cittadino di Pezzolo (NELLA FOTO), che rivendicava l’importanza di quell’ufficio postale e accusava il sindaco di non aver fatto abbastanza.