Via libera dal Consiglio comunale al “piano salva-colline”. L’Udc si astiene

Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera salva-colline, proposta dall’ex assessore alle politiche del territorio Giuseppe Corvaja. Il Civico consesso ha, approvato l’atto che prevede l'abbattimento totale o parziale degli indici di edificabilità delle zone a bassa suscettività edificatoria e la facoltà di rinuncia o trasferimento dei volumi edificabili con quindici voti favorevoli, quattro astenuti e nessuno contrario.

La delibera era arrivata in aula con il parere negativo della II commissione consiliare, presieduta dal consigliere comunale dell’Udc Mimmo Guerrera, che considera il piano solo un palliativo di fronte al mancato avvio delle procedure per il nuovo piano regolatore ed ai tanti piani di lottizzazione che attendono di essere approvati e che la delibera sull’abbattimento degli indici di edificabilità non fermerà. Lo stesso Guerrera aveva presentato alla delibera redatta da Corvaja un emendamento, sottoscritto da tutto gruppo Udc, in virtù del quale – in tutte le aree dove è reale il rischio di dissesto idrogeologico –si sarebbe dovuto procedere all’abbattimento totale della volumetria, destinando le arre in oggetto a zona verde ambientale e non agricola. L’emendamento era stato, però, bocciato dall’aula ed è probabilmente per questo che i quattro consiglieri del partito di centro presenti al momento della votazione si sono astenuti.

Entrando nello specifico, la delibera di indirizzo per una variante di salvaguardia ambientale ha per oggetto la riduzione o l’abbattimento fino a 0,03mc/mq degli indici di edificabilità su alcune aree cittadine, quelle cioè che, a seguito della sovrapposizione fra la carta della suscettività edificatoria e le zone edificabili, meglio si classificano come zone agricole. Nelle intenzione del proponente, cioè l’ex assessore Corvaja, il piano mira a ridurre il rischio sismico, idraulico e geologico nelle zone collinari, in modo da favorire processi di corretta intensificazione urbanistica. Per i proprietari dei terreni e delle aree interessate alla riduzione o all'abbattimento dell'indice di edificabilità, sarà prevista la facoltà di rinunciare, trasferire o modificare i volumi realizzabili, con atto pubblico o scrittura notarile da trascriversi nei Registri immobiliari . Gli atti prodotti saranno a loro volta inseriti in un apposito Registro dei volumi , che l'Amministrazione comunale provvederà ad istituire, secondo quanto espressamente previsto dalla delibera.

Il provvedimento predisposto dall’assessore all’Urbanistica stabilisce, inoltre, che i volumi in possesso di proprietari di terreni edificabili, non ancora edificati, non andranno persi ma potranno essere utilizzati nelle zone ex Zir e/o ex Zis, con il ricorso all'istituto della perequazione, compensazione e/o incentivazione urbanistica nel redigendo Piano regolatore generale, secondo le direttive generali adottate dal Consiglio comunale con la delibera 37/c del 16 maggio scorso.(DLT)